Giovanni
Tizian, Modena, autore di numerosi articoli sulla presenza della malavita organizzata nella Regione Emilia Romagna, Repubblica di San Marino compresa (tanto da essere finito sotto protezione, vedi iniziativa ‘Io mi chiamo Giovanni Tizian‘) in una intervista a Rainews 24 ha affermato che ormai non si deve più parlare di infiltrazioni della malavita ma ormai di radicamento. Il che è avvenuto con la costruzione di una rete in cui sono coinvolti professionisti, imprenditori, funzionari.
San Marino spesso è stato indicato addirittura, in zona, come lavatrice
della camorra.
La gravità della situazione a San Marino ha riscontri in loco.
Denise Bronzetti, Presidente del Partito del Socialisti e dei Democratici:
in Repubblica “la
malavita è fortemente radicata con ramificazione anche nelle
istituzioni“.
Salvatore Calleri, presidente della Caponnetto, parla di rappresentanti della mala a San Marino e pensa “ che ogni organizzazione mafiosa ne abbia avuto uno all’interno dei
confini dello Stato”.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta a nome del Congresso
di Stato, il Segretario di Stato alla Giustizia, Augusto
Casali, ha ricordato che non era mai successo che un sammarinese parlasse di un altro sammarinese come emerso dalle intercettazioni relative alla indagine
Staffa.
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