Marco Rossi sull’acqua corrente in mense, uffici pubblici, scuole..

Marco Rossi sull’acqua corrente in mense, uffici pubblici, scuole..

Nella seduta del 23 gennaio 2014, con 30 voti favorevoli e 23 contrari è stata approvata l’Istanza d’Arengo presentata nel semestre precedente (6 ottobre 2013) relativa alla possibilità di utilizzare acqua corrente, tramite l’ausilio di depuratori, colonnine erogatrice, fontanelle, ecc … da parte di mense e uffici pubblici prima e poi da parte delle scuole e infine anche in ambienti domestici e privati.
In alternativa, l’introduzione del “km zero” per permettere al consumatore di scegliere, consapevolmente, quale acqua acquistare o consumare.

La Commissione Consiliare Permanente, in data 24 luglio 2014, ha comunicato i seguenti quattro punti.
A.A.S.S. – predisposto un Piano di Comunicazione e Sensibilizzazione che prevede anche la progressiva eliminazione delle bottiglie dagli uffici pubblici. Contestualmente vi è la volontà di proporre alle Segreterie l’utilizzo di caraffe.
Mense Scolastiche – dal prossimo anno scolastico s’interverrà con la progressiva eliminazione delle bottiglie in plastica.
Segreteria di Stato al Turismo – inviata nota alla Direzione Funzione Pubblica per sensibilizzare i dipendenti alle tematiche ambientali.
Camst – è stata attuata una prima sperimentazione nella mensa di Città dove è installato uno spillatore per l’erogazione dell’acqua.

La triste considerazione derivante dalle predette risposte è quella che, nella pratica, ancora non è stato fatto nulla di concreto. Un piano di comunicazione, la volontà di proporre e la nota scritta di sensibilizzazione non erano ciò che chiedeva l’Istanza ne tanto meno quello che era stato, in essa, approvato. 
Gli atti concreti vengono menzionati solamente per le mense, scolastiche e private, ma anche per queste si pongono nuovi interrogativi. Se per “prossimo anno scolastico” si deve intendere a decorrere da settembre 2014, quali sono stati gli interventi concreti per permettere di eliminare le bottiglie di plastica?
Inoltre, da quanti anni è attiva la sperimentazione dello spillatore nella mensa di Città? Quanto tempo occorrerà attendere per le valutazioni derivanti? 

L’attuale legge sul diritto di petizione popolare (legge 72/1995), prevede solamente l’obbligo del Congresso di Stato, entro sei mesi dall’accoglimento dell’Istanza d’Arengo, di illustrare alla Commissione i provvedimenti di attuazione intrapresi.
Provvedimenti riassunti nei quattro punti precedenti.
Per legge non vi è alcun ulteriore obbligo; tutto è riposto nelle Istituzioni e nella fiducia che tramutino in “azioni  concrete” quanto finora espresso sulla carta. Espresso, purtroppo, senza scadenze e quindi difficile da verificare.

L’Istanza d’Arengo parlava chiaro: introdurre dispositivi di erogazione di acqua corrente. E nella pratica si traduce in modo semplice: installare depuratori, colonnine erogatrice o fontanelle.
Se non si vuole mettere in atto quanto approvato dal Consiglio Grande e Generale su proposta dei Cittadini, perché approvare le Istanze d’Arengo con il rischio che, a quanto pare, i Cittadini si disaffezionino a questo istituto di democrazia diretta? 

Con la speranza di veder realizzata a breve la volontà dell’Organo sovrano della Repubblica di San Marino.

Marco Rossi – Primo firmatario

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