Tito Masi, Segretario di Stato all’Industria, a nome del governo, sostiene che il senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti e l’ambiguo personaggio Mario Scaramella hanno usato San Marino, con l’ausilio di politici sammarinesi, per una macchinazione contro Romano Prodi.
E come contropartita, continua Masi, Guzzanti e Scaramella avrebbero contraccambiato il favore, concesso da certi politici nostrani, contribuendo a loro volta a dare vita a un disegno teso a destabilizzare il nostro sistema politico e a screditare l’esecutivo della Repubblica. Famoso il giudizio attribuito a Guzzanti sugli attuali governanti sammarinesi: “Tangentisti e pirati della finanza“.
Quando sono state emesse le delibere a favore di Scaramella al governo c’era, con la Democrazia Cristiana, anche il Partito dei Socialisti e dei Democratici. Stefano Macina, Segretario di Stato alle Finanze ed esponente di tale partito, però dice: Bisogna fare le dovute distinzioni fra chi ha emesso le delibere, mai andate in porto e i rapporti successivi… alludendo probabilmente a Gabriele Gatti e Claudio Podeschi.
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Siamo in attesa di poter pubblicare le due delibere emesse dal Congresso di Stato a favore di Mario Scaramella verso la fine del 2004 e finora non rese pubbliche nonostante le ripetute richieste.
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