Materiali per una nuova

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L’orrore che ci giunge da Gaza non ha immaginazione, la ferocia dei muscoli nucleari israeliani ha il corpo tecnologico di armi micidiali usate con la storica sbronza di odio e potere, contro miserabili stremati e inermi.
L’infame offesa va ben oltre lo sparo di razzi che turbano la pace di famiglie israeliane degli insediamenti illegali costruiti sul territorio palestinese.
Ci carica di colpa, ci ferisce con l’insulto dei corpicini inerti, con la brutalità degli occhi terrorizzati di un infanzia la cui vita è sospesa .
Sammarinesi: facciamo qualcosa per la gente di Gaza stremata dal crimine, per le eroiche donne palestinesi che continuato a essere madri nei campi profughi, nei villaggi tagliati a metà dai muri, sotto le bombe dello sterminio.
Alziamo la voce per tentare di fermare questo massacro bestiale.
Aiutiamo Gaza, restiamo umani.
Addetti della croce rossa internazionale riusciti ad entrare nel quartiere di Zaytun con quattro ambulanze della mezzaluna rossa hanno trovato quattro bambini, troppo deboli per stare in piedi, accanto al cadavere della loro madre in una casa che conteneva 12 morti.
Lo afferma un comunicato ufficiale dell’International Commitee della croce rossa, che chiede formalmente a Israele di consentire l’immediato accesso a Gaza della croce rossa stessa, date le condizioni drammatiche testimoniate dai propri addetti .
Vale la pena di ricordare che la croce rossa ebbe accesso anche nei campi di concentramento del Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale.
A Gaza non é difficile intuire chi è il buon samaritano.
È il medico norvegese dottor Gilbert che sta sotto le bombe ed opera mutilati 24 ore su 24, sono i medici palestinesi i portantini che vanno a recuperare i feriti e sono bersagliati nelle loro ambulanze dai soldati israeliani, sono i numerosi volontari italiani e stranieri che sono rimasti lì a portare il loro aiuto alla popolazione stremata.
Una denuncia specifica dell’ONU ci informa: “ammassati in uno stabile e poi presi a cannonate: ”30 civili morti”. L’alto commissario per i diritti umani “indagheremo su crimini di guerra”.
Il premio Nobel per la Pace, Maguire Mairead, ha scritto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, e al Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Miguel D’escoto, aggiungendo la propria voce agli appelli di giuristi internazionali, organizzazioni per i diritti umani, singole personalità, ecc., affinché l’assemblea Generale dell’ONU consideri seriamente la creazione di un tribunale internazionale per Israele a seguito delle atrocità in corso contro il popolo di Gaza ed il resto della Palestina.
Maguire ha affermato: “nel novembre del 2008 visitai Gaza e rimasi scioccato dalla sofferenza della popolazione sotto assedio da oltre due anni”.
Questa punizione collettiva da parte del governo Israeliano ha condotta a una crisi umanitaria.
La punizione contro una comunità civile, da parte del governo Israeliano viola la convenzione di Ginevra, è illegale, è un crimine contro l’Umanità!
Il Cardinale Renato Martino ha rotto il silenzio della chiesa e parla di Gaza come di un lager a cielo aperto. L’idea per un tribunale penale per i crimini, bene o male, va avanti.
L’occidente comincia a vergognarsi di assistere in silenzio il carnefice.
Restiamo umani.

Luciano Moretti

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