‘Meglio risparmiare 150 mila euro su Aeradria che 250 mila …’

‘Meglio risparmiare 150 mila euro su Aeradria che 250 mila …’

“Meglio risparmiare 150 mila euro su Aeradria che 250 mila
per l’inutile consulenza – poi disdetta – con l’ADN KRONOS”.

 

Lo sviluppo dell’aeroporto internazionale ”Federico
Fellini
” è uno dei punti che, da sempre, si rincorre nei programmi di
governo. 

Non a caso, poco più di un anno fa, il Ministro degli Esteri
della Repubblica d’Italia On. Franco Frattini firmò – unitamente all’accordo di
Cooperazione economica – anche l’accordo relativo alla collaborazione su questa
materia.

In questi giorni abbiamo letto però le dichiarazioni di
Massimo Masini, Presidente di Aeradria, in cui afferma che il Governo sammarinese
ha deciso di non aumentare la propria quota di azioni nell’aeroporto Federico
Fellini di Rimini.

Le ragioni di questa scelta sarebbero strettamente
dipendenti alla difficoltà del bilancio dello Stato.

Con questa scelta quindi San Marino rinuncia al 5%;
percentuale che avrebbe raggiunto incrementando l’attuale 2,79 % detenuto.

Una scelta per noi discutibile che avviene mentre
l’aeroporto Federico Fellini festeggia la chiusura di un’annata importante.

I recenti buoni risultati della trattativa con la compagnia Wind jet,
con cui dalla Riviera si potranno raggiungere Praga, Berlino, Amsterdam, Kiev,
Colonia, Bucarest, Copenaghen,  Sharm el Sheik e Mosca – oltre a tratti
come Palermo e Catania – ne
sono una conferma evidente.

Fa sorridere però che per 150mila euro – è questa la cifra
che San Marino avrebbe dovuto investire per aumentare la propria quota di
azioni nell’aeroporto “Federico Fellini” – siano state addotte tali
giustificazioni, mentre durante l’anno sono stati previsti stanziamenti onerosi
in favore di iniziative quanto mai discutibili (si veda ad esempio la seconda
edizione dell’alba sul Monte, l’iniziativa intitolata un bacio sul Pianello e
la tragicomica consulenza – da 250 mila euro – in favore della società Adn
Kronos poi miseramente abbandonata…).

Per le feste, ci verrebbe da dire, i nostri governanti sono
pronti a spendere.

Per le scelte strategiche mostrano invece una rigorosa
parsimonia.

Specialmente quando queste scelte – stante la difficoltà dei
rapporti con l’Italia – hanno una base comune con le realtà limitrofe con cui
invece si fa “sistema” egregiamente.

 

Democratici di Centro

San Marino, 6 dicembre 2010

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