Messaggio per l’inizio dell’anno scolstico 2013-2014. Giuseppe Morganti

Messaggio per l’inizio dell’anno scolstico 2013-2014. Giuseppe Morganti

Per una scuola attiva
Messaggio per l’inizio dell’anno scolstico 2013-2014
    Doppia é la responsabilitá della scuola di oggi. Non solo luogo di formazione dei nuovi cittadini, ma soggetto attivo del necessario cambiamento della societá.
    Dove se non a scuola si puo’ riflettere sul presente, chi meglio degli studenti e degli insegnanti puo’ ipotizzare un futuro possibile?
    Il compito di fare maturare le coscienze é sempre stato centrale nell’organizzazione sociale, ora é diventato imprescindibile.
    L’anno scolastico che oggi si apre é foriero di grandi speranze e dagli studenti, docenti, addetti, dirigenti, la societá si attende uno sforzo aggiuntivo.    Questo sforzo é giá iniziato durante l’estate.
    Di fronte al grave problema della tenuta dei conti pubblici, la scuola per prima ha dato l’esempio al resto della Pubblica amministrazione, assumendosi l’onere gravoso di razionalizzare le proprie spese. Sul bilancio 2013 sono giá stati messi in atto risparmi per oltre 1,5 milioni di euro, l’obiettivo per il prossimo anno é quello di raddoppiare questa cifra senza che i buoni standard di qualitá della scuola sammarinese vengano toccati.
    A settembre la scuola, durante i corsi di aggiornamento, si é interrogata sul proprio futuro e lo ha fatto con grande energia, competenza e senso della prospettiva.
    Ne sono scaturite proposte e sono stati istituiti gruppi di lavoro impegnati a dare linfa all’evoluzione della didattica che punterá sempre di piú sullo sviluppo delle competenze a partire da un ragionamento sui programmi di studio, visti come strumento di maturazione e meno come obbligo, e dalla diffusione del plurilinguismo come stimolo per interpretare la societá partendo da piú punti di vista.
    Da oggi gli insegnanti saranno chiamati a riflettere sui curricola affinché i piani di studio possano sempre piu’contribuire all’evoluzione del pensiero sociale e alla definizione di una societá della conoscenza.
    Non esiste modo migliore infatti perché dopo la scuola i ragazzi possano affrontare il mondo del lavoro modellandolo secondo le proprie aspettative.
    Una scuola attiva quindi che si assume il compito di affrontare le grandi questioni del Paese e fornisce il proprio contributo per risolverle.
    Non solo i genitori degli alunni, ma tutto il Paese guarda con speranza a ció che la scuola fará.
    Consapevoli di questa responabilitá rimbocchiamoci le maniche e partiamo, augurando agli studenti un anno ricco di nuove esperienze e conoscenze in cui possano essere protagonisti  attivi, curiosi e appassionati.
                        Il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura
                            Giuseppe Maria Morganti

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