Michelotti attacca Canti sul Piano regolatore generale

Michelotti attacca Canti sul Piano regolatore generale

Sulle varianti al Prg portate in Consiglio dal segr. Canti

Per spiegare meglio cosa sta succedendo e cosa succederà nell’area adiacente al campo B di Serravalle e oggetto di variante di Prg (quello vigente ormai strascaduto da 18 anni e urbanisticamente morto, non quello nuovo), ho elaborato tre fotografie della zona per far capire lo scempio che si andrà a compiere, le distorsioni e le falsità dichiarate da parte di chi dovrebbe tutelare il territorio della Repubblica invece di contribuire al suo utilizzo peggiore.

Cominciamo dal verde che riguarda tutta l’area soggetta alla Variante. Il segr. Canti, nella sua risposta dell’11 giugno u.s. in difesa del suo operato, dichiarava serenamente: ”…senza intaccare il patrimonio arboreo esistente in quanto le predette aree ne risultano sprovviste…”. Il segr. Canti avrebbe dovuto prendersi almeno l’incomodo di aprire Google Maps e andare a vedere le aree coinvolte per rendersi conto della presenza non solo di alberature, bensì di un vero e proprio oliveto anche abbastanza vecchio composto da più di 50 piante a cui vanno aggiunte altre piante abbattibili per fare la viabilità e aprire i cantieri.

Vedi allegato Foto 1 – Vista aerea di Google Maps. Quel territorio sembra brullo e spoglio perché chi fa foto aeree sceglie sempre l’autunno o l’inverno per fare i passaggi aerei, quando cadono le foglie che altrimenti potrebbero coprire la visibilità di case e strade.

Allegato Foto 2 – Stessa vista sopra il campo B con fotografia attuale che mette in evidenza il verde esistente che secondo il segr. Canti non c’è.

Allegato Foto 3 – Ultimo lotto edificabile su via Olnano, quello meno comprensibile e sospetto perché non si giustifica.

Se volessimo fare le persone ragionevoli, tutti quanti potremmo capire che la realizzazione di opere e l’apertura di cantieri sono sempre e comunque ferite che noi provochiamo sul nostro territorio e che il prezzo da pagare per queste “intromissioni” sono spesso l’abbattimento di alberi e la distruzione del verde; tant’è vero che il legislatore ha imposto una norma che obbliga chi compie simili atti, a ripiantare in altro luogo più dell’equivalente abbattuto per restituire alla natura ciò che le è stato tolto e riequilibrare l’apporto di ossigeno che le piante, per loro natura ci forniscono.

Ma questo non vale per chi oggi se ne frega dell’ambiente anche se ieri ne era, per convenienza politica e strategie diffamatorie finalizzate all’abbattimento non di piante ma del passato Governo, il più esaltato dei paladini, con grande stupore di tutti coloro che conoscono le cose della politica e la non certo conclamata fede ambientalista che male alloggia nelle stanze democristiane.

Quello passato, uno squallido esempio di brutta opposizione che, approfittando dello sdegno popolare, se ne faceva portavoce appropriandosi di tematiche che coerenza vuole, si dovrebbero mantenere una volta pubblicamente dichiarate.

Il segr. Canti sostiene e si fa promotore dello scambio tra terreni di proprietà privata e il diritto di costruire nelle adiacenze di suddette proprietà a costo zero; lo dice lui, perché avendo lui un’anima ambientalista, considera zero il valore dello scempio di concedere edificabilità in zona Parco Urbano che invece rappresenta un costo altissimo per la società perché converte aree verdi, che ora fanno da filtro tra la zona residenziale sovrastante e la zona sportiva, in colate di asfalto e cemento e che invece hanno un valore e un costo ambientale altissimo. Tra parentesi: qual è il differenziale dei valori di mercato di queste aree da agricole a residenziali? Dov’è la convenienza in termini puramente economici per lo Stato? A quanto ammonta il plusvalore di quelle aree rese edificabili? Mi spiego meglio, se un terreno agricolo o a Parco vale 10 euro al mq., un terreno trasformato in edificabile, in base alla zona, può andare da 300 fino a 700 euro al metro. In alcuni casi i lotti sono stati pagati anche più di 1.000 euro al mq.; questi sono affari signori miei, con dei ricarichi impressionanti, altro che interessi in banca e forse qualcuno riuscirà a capire i comportamenti di certi speculatori del passato recente, avvocati, architetti che, con l’avvallo di governi compiacenti (a volte anche coinvolti direttamente negli “affari”) sono riusciti ad accumulare ricchezze e privilegi.

Ecco, stiamo parlando di valori di mercato che renderanno questa manovra, fortemente voluta e caldeggiata dal segr. Canti e non solo da lui, un’operazione speculativa ad alto gradiente di plusvalore economico. Queste cose si facevano un tempo in cui “stavamo bene” e oggi si agisce con chiare velleità di restaurazione delle passate metodologie d’uso del Territorio.

Quell’intervento sul campo B di Serravalle si deve fare, sono d’accordo, ma i due campetti per il futsal possono aspettare, non sono così urgenti. Si aprano i cantieri per le due infrastrutture sui terreni di proprietà dello Stato, poi, con calma, verranno gli altri e nel frattempo si valuterà come agire magari facendo anche le dovute comparazioni con il nuovo Prg che il segr. Canti ha nel cassetto e di cui io nulla posso dire essendo legato (per il momento) da un vincolo di segretezza.

Il Nuovo Prg – SM 2030 Giardino d’Europa – Microcosmo della Diversità, non ancora portato in Consiglio dal segr. Canti

Comincia ad essere pressante la necessità di presentare il nuovo Prg redatto dallo studio Boeri perché se i tempi per la sua approvazione potrebbero essere lunghi per permettere ad ogni cittadino di fare i ricorsi previsti dalla legge, nello stesso tempo più in là si va e più si allungano questi tempi; al momento si sono già persi i primi sei mesi di cui si sarebbe potuto approfittare per portarlo in prima lettura nel primo Consiglio Grande e Generale utile. Se poi invece il segr. Canti ritiene che sia una buona strada da percorrere quella di ricominciare con la distruzione sistematica del territorio senza norme, appoggiandosi a un Prg obsoleto con varianti inopportune, pur avendo a disposizione un nuovo Prg firmato dallo studio Top dell’Urbanistica Internazionale.

Per avere un Piano regolatore generale a firma Boeri, molti Comuni italiani farebbero carte false, il segr. Canti faccia pure, ma non si permetta di agire nel dispetto delle norme che impongono di presentare in primis il nuovo Prg in Consiglio Grande e Generale e poi portarlo nelle commissioni preposte, questo a norma di legge e la legge va rispettata, soprattutto da chi dovrebbe farla rispettare a tutti i cittadini. I personaggi politici non possono agire violando quelle norme che, alla Sezione II art. 3 della Legge 19 Luglio 1995 n°87 Testo Unico, sulla Formazione del Prg recita “…viene sottoposto in prima lettura al Consiglio Grande e Generale dopo di che è depositato alla libera visione del pubblico…” e, in linea di massima, il segr. Canti o chi per lui può, subito dopo la presentazione in Consiglio Grande e Generale gestirlo come crede e non condizionarlo, come sta facendo, a interventi di variante al vecchio Prg mettendo in piedi un conflitto di norme in vigore e norme in divenire bloccate da una insulsa cocciutaggine.

In caso di conflitti tali per cui determinati iter burocratici dovessero fermarsi o invalidarsi, sarebbe mia cura intraprendere tutte le tutele legali possibili sugli atti amministrativi non compiuti o compiuti contro le norme di Legge e comunque per i danni politici, economici e di immagine che potrebbero derivare al Paese da una cattiva gestione del materiale consegnato al nuovo governo e già adottato dal vecchio Congresso di Stato configurandosi come un comportamento di omissione d’atti d’ufficio. Il nuovo Prg è un documento ufficiale che al momento viene ignorato, quindi la mala fede e la perdita di tempo tesa a mantenere in piedi una insostenibile realtà legata a un Prg risalente al 1992, è lampante e volontaria. Uomo avvisato…

 

Augusto Michelotti – Area Democratica

 

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