Modifica al Regolamento comunale per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche

<b>Modifica al Regolamento comunale per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche</b>

Rimini è un Comune con 13.665 imprese (dati SUAP 05/01/2009) di cui:

8431 sono ditte individuali

3602 società di persone

1374 società di capitali

248 con diversa personalità giuridica.

Ci sono attività ricettive alberghiere, residenze turistico alberghiere, strutture ricettive extra alberghiere, stabilimenti balneari, ecc. una realtà che poi vede attive piccole e medie imprese esercenti, attività produttive, nell’ambito dell’artigianato di produzione, come gastronomie, gelaterie o pizzerie da asporto, e dell’artigianato di servizio, come centri di estetica, fisioterapisti, odontotecnici, pubblicitari, grafici o il ‘terziario innovativo’, una realtà produttiva mista e molto variegata.

Nell’ambito del commercio abbiamo attività in sede fissa e ambulante, edicole, discoteche, sale giochi, , noleggio cicli e tandem, autorimesse, agenzie d’affari, somministrazione di alimenti, e ecc…

Per lo sviluppo dell’economia riminese è indispensabile ponderare bene le scelte nell’utilizzo delle leve che competono all’iniziativa pubblica.

Non si possono fare indebite disparità di trattamento .

Quella proposta risulta essere un’ operazione antigiuridica, illogica ed eterodiretta.

Antigiuridica ed eterodiretta perché, invece che un equo ristoro a favore di tutti i cittadini riminesi, che non occupano alcun spazio pubblico e non hanno un passo carraio, se ne prevede l’utilizzo, verso un altro scopo, a favore solo di alcuni soggetti.

Proposta illogica perché, dopo solo un anno dalla modifica del precedente regolamento avvenuta con DELIBERAZIONE N. 18 del 31/01/2008 , non ha senso esentare i passi carrai civili oltre i mt. 4,20, se non per mero calcolo elettorale.

Se questa amministrazione ritiene davvero che i passi carrai costituiscono un vantaggio personale perché non farli pagare a tutti ?

Pagare tutti per pagare di meno, è lo slogan mai perseguito!

Operazione illogica e ridicola, nelle conseguenze:

– Un Co.co.co, un professionista, un commercialista, un tecnico, un medico, un terapista, una qualsiasi partita IVA che svolge legittimamente e regolarmente la sua attività in casa propria e che paga le tasse, e noto che non commette alcun illecito edilizio perchè il cambio di destinazione è ammesso dalla legge regionale fino al 30% della S.u. dell’unità immobiliare con un max di 30 mq.

1) Un’impresa con un piazzale, senza alcuna recinzione, a raso con gli spazi pubblici che fa? Paga o non paga per tutto il perimetro confinante con l’area pubblica con profondità virtuale di un metro.

2) Vedremo davvero i vigili urbani indaffarati ad accertare a tappeto le evasioni e a certificare lo stato di fatto per dirimere le controverse che nasceranno?

3) Possibile che non ci si renda conto dell’aggravio di lavoro per gli Uffici del Comune che incide sulla convenienza di tutta l’operazione?

4) Come si farà ad accertare tutti quei depositi abusivi in area agricola, che non hanno mai pagato e mai pagheranno per il passo carraio, chi glielo va ad accertare il tributo?

5) Ma non si faceva prima a chiedere un contributo annuale ad ognuno dei 26.000 passi regolari?

Si parla di 1,7 milioni di euro previsti in entrata, rinunciando a oltre 400 mila euro accertati per i passi carrai l’anno scorso.

Ci pare una sorta di riconoscimento della irrazionalità della scelta di un anno fa, che ha creato più problemi che utilità.

Un’operazione, inutile e demagogica, che colpisce pochi nel mucchio, che non valorizza la responsabilità dei cittadini e la loro capacità di rispondere agli appelli che possono giungere da chi amministra la città.

Una procedura che svaluta le Associazioni di categoria, proprio quelle che hanno primario interesse allo svolgersi di certi eventi, e che potrebbero proporre cose belle e grandi per Rimini, invece tutto si risolve in una operazione di tecnocrazia fiscale richiesta agli Uffici.

Questo è il segno evidente di una sfiducia nella capacità imprenditoriale della Rimini dei Comitati di Quartiere, dei Comitati turistici, di quella gente che da sempre si è messa insieme, non solo per chiedere al Comune, ma innanzitutto per ‘dare’, liberamente, con impegno personale e risorse proprie, in una dinamica di vera sussidiarietà.

Qualche considerazione finale:

Art. 30 per le occupazioni abusive occorre incidere inasprendo le sanzioni.

Art. 31 per le occupazioni dei distributori di carburanti è pensabile un aumento di contribuzione;

Art. 36 occorre rivedere alcune agevolazioni come ad es. per le occupazioni temporanee e permanenti di aree destinate a parcheggio, giardino, agiamento scoperto e deposito, perchè ci sono attività che fruiscono di vantaggi cospicui, specie fronte mare, sulle cosiddette aree in fregio di proprietà comunale.

Consigliere Eraldo Giudici

POPOLARI LIBERALI – PDL

SINTESI ELENCO CLASSIFICAZIONE STRADE, SPAZI ED ALTRE AREE PUBBLICHE

PRIMA CATEGORIA parte del centro urbano o marino ivi Incluse le arterie principali della zona a mare in frazioni o località di San Giuliano a Mare – Miramare – Rivazzurra – Bellariva – Marebello – Rivabella – Viserba – Viserbella – Torre Pedrera. Vie e piazzali del centro urbano e marino ivi inclusa parte della frazione di San Giuliano a Mare.

SECONDA CATEGORIA Vie e piazzali del centro urbano non compresi nella precedente categoria.

TERZA CATEGORIA Vie e piazzali dei sobborghi urbani arterie secondarie delle località e frazioni di Torre Pedrera – Viserbella – Viserba – Rivabella – Bellariva (oltre Viale Rimembranze) – Marebello – Rivazzurra – Miramare – San Giuliano Mare.

Tutte le vie e piazzali del forense escluse dalle categorie precedenti nonché i parchi pubblici.

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