Mostra ‘IL MIO PAESE, COSI’…Sammarinesi di ieri e di oggi’ del fotografo sammarinese Gabriele Granaroli

Mostra ‘IL MIO PAESE, COSI’…Sammarinesi di ieri e di oggi’ del fotografo sammarinese Gabriele Granaroli

Si inaugura sabato 22 febbraio 2014 alle ore 17.00 al Museo S.Francesco di S.Marino la mostra dal titolo: “IL MIO PAESE, COSI’…Sammarinesi di ieri e di oggi” del fotografo sammarinese Gabriele Granaroli, promossa dalla Segreteria di Stato Istruzione e Cultura in collaborazione con il Museo di Stato della Repubblica di S.Marino e la Biblioteca di Stato.

A corredo dell’evento è stato realizzato un volume di fotografie con la presentazione del professor Renato Di Nubila:

Ogni società ben organizzata ha fatto di tutto per salvaguardare il proprio patrimonio fatto di storia, di tradizioni, di beni, ma specialmente di persone. Difenderle, garantire loro una vita dignitosa e lasciare segni di un ricordo e di una memoria, è un gesto di civiltà che fa onore e che arricchisce la storia di un paese. Anche San Marino non vuole sottovalutare le persone che in qualche modo hanno scritto pagine o semplici righe della sua storia. Perche non ricordarle.

Gabriele Granaroli, ha tentato, nel modo più semplice – con una foto e un piccolo profilo – di prestare il suo contributo alla memoria di “illustri” sammarinesi. Il suo gesto merita un plauso e incoraggia altri a riprendere “l’audace impresa“, convinti come siamo con Oscar Wilde che: “la memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con se“ e che “la casa dei ricordi ha sempre un indirizzo, un nome, una foto ed il sapore del passato”.

Conviene a tutti curare i propri ricordi, anche ai sammarinesi nella loro peculiarità, nei limiti di un piccolo Stato e nell’orgoglio di una tradizione. Solo così essi possano assicurare continuità tra generazioni diverse, nelle quali le differenze si fanno ancora più marcate e per le quali la memoria vuole rappresentare uno dei segni distintivi dell’identità sammarinese.

Aveva infatti ragione Isabel Allende quando nel suo romanzo, Paula, scriveva: “Non esiste separazione definitiva fino a quando c’è il ricordo”.Gabriele ha voluto così affidare ad un testo, scritto con generosa semplicità, piccole tessere di un puzzle ancora più grande, nella considerazione che “c’è una storia nella vita di tutti gli uomini” (William Shakespeare)>.

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