Mostra il tesoro goto di Domagnano o della principessa gota

Mostra il tesoro goto di Domagnano o della principessa gota

Il tesoro goto di Domagnano. La riproduzione archeologica.
Museo di Stato, Piazzetta del Titano 1- San Marino

aperta fino al 2 giugno 2008

Ultimi giorni per visitare al Museo di Stato di San Marino (piazzetta del Titano, 1) la mostra “Il tesoro goto di Domagnano. La riproduzione archeologica”, aperta fino al 2 giugno prossimo (orario d’apertura dalle 9:00 alle 17:00).

Il “tesoro di Domagnano” è uno spettacolare complesso di gioielli in oro di età gota (fine V- inizi VI secolo d.C.), che venne rinvenuto casualmente in territorio sammarinese alla fine dell’Ottocento. La parure (un ricco corredo funerario o un nascondimento intenzionale) apparteneva ad una nobildonna ostrogota di alto lignaggio, legata alla corte del re Teodorico, che diede vita ad un regno romano barbarico in Italia con capitale a Ravenna, distante circa 70 km dal luogo del ritrovamento. Recenti scavi, condotti in una località vicina all’area in cui furono scoperti i gioielli, hanno portato alla luce resti di una villa romana con un fase insediativa databile proprio all’età gota. In età tardo antica fu inoltre rioccupato anche il Monte Titano (738 m), nucleo originario di San Marino, d’importanza strategica per il controllo della costa e della valle del Marecchia.

Dei 23 elementi del “tesoro” è oggi conservata a San Marino una borchia, che probabilmente decorava una borsa da cintura o un cofanetto. Gli altri gioielli, venduti sul mercato antiquario, sono invece confluiti in musei e collezioni private di tutto il mondo.

Fra il 2004 e il 2006 è stato attuato un progetto di archeologia sperimentale, curato dai Musei di Stato con la collaborazione dei musei proprietari, ed interamente finanziato dal Rotary Club San Marino e dalla Fondazione San Marino Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino SUMS. Il progetto ha portato alla realizzazione di riproduzioni sperimentali dei gioielli, fedeli dal punto di vista dei materiali, delle tecniche e degli strumenti utilizzati. Non semplici copie dei reperti, dunque, ma ricostruzioni, eseguite dall’orafo ed archeologo sperimentale Marco Casagrande, che hanno consentito di formulare ipotesi “concrete” sulle antiche tecniche di lavorazione.

L’esposizione, curata dalla Sezione Archeologica dei Musei di Stato, a partire dall’unico gioiello del tesoro conservato a San Marino, illustra i recenti ritrovamenti archeologici di età gota e presenta infine le ricostruzioni, documentandone le fasi realizzative.
(info tel. 0549-883835; archeo.museidistato@pa.sm)

San Marino, 16 maggio 2008

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