Movimento Rete risponde al Segretario Morganti sulla partecipazione di San Marino al Meeting di CL

Movimento Rete risponde al Segretario Morganti sulla partecipazione di San Marino al Meeting di CL

Caro Segretario Morganti,

 

in riferimento alla partecipazione di San Marino al Meeting di CL, rispondiamo volentieri alla sua domanda: “Perché San Marino dovrebbe rinunciarci?”. Ad esempio perché la Fondazione Meeting è indagata per truffa aggravata, ci viene da rispondere. Questo è uno dei motivi che ci hanno spinto a chiedere, attraverso un ordine del giorno, di individuare altri eventi su cui spalmare il cospicuo contributo/obolo che San Marino paga, da trent’anni, al Meeting. Uno dei motivi per cui abbiamo chiesto di sospendere l’erogazione del contributo. Pensi che a Rimini, per gli stessi motivi, hanno congelato l’intitolazione di una rotonda a Don Giussani. Proprio per attendere l’esito delle indagini.

La ratio è la stessa che il governo adotta quando è alle prese con un diplomatico indagato: sei indagato? Ti tolgo l’incarico! Invece per la Fondazione Meeting, questo non accade.

 

Riteniamo infelice la Sua affermazione “Cosa dovremmo fare, chiuderci nel ghetto e non dialogare con altri Stati?”. Nessuno ha detto questo e, soprattutto, per dialogare con altri Stati non esiste solo il Meeting…ormai le conferenze, le fiere internazionali e le possibilità di incontro e scambio sono infinite.

Dalle sue dichiarazioni sembra quasi che si debba ringraziare il Meeting perché la Sua Segreteria ha potuto riallacciare i rapporti con il Ministero dell’Istruzione italiano. Ma sa quanti viaggi a Roma avrebbe potuto fare la Sua Segreteria con 70mila Euro? Sa a quanti eventi, manifestazioni, fiere si poteva essere presenti con gli oltre 2 milioni di Euro stanziati al Meeting solo negli ultimi dieci anni? (Ricordiamo che i primi contributi risalgono al 1989).

Da oltre trent’anni diamo soldi su soldi a una fiera di Rimini perché, dice il Segretario agli Esteri Valentini, abbiamo un ritorno turistico importante…e poi si affretta a dire che non ci sono dati a supporto di questa affermazione. Ma davvero con tutti gli uffici e i dirigenti che abbiamo non si è stati capaci, in trent’anni, di trovare dei metodi di valutazione del ritorno dei nostri “investimenti”?

Noi non spariamo a zero , caro Segretario, spariamo quando vediamo che le cose vengono fatte male e per scopi personali. Se poi in questo paese ogni singola decisione risponde solo a queste due logiche, non potete certo aspettarvi il nostro appoggio.

 

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