“Oltre 2.300 ex lavoratori frontalieri residenti nel territorio riminese vengono ingiustamente assoggettati ad una doppia imposizione fiscale sulle loro pensioni, per non parlare degli interessi e delle sanzioni richieste in aggiunta a questa somma. Una situazione che non si può accettare”.
Lo denuncia in una risoluzione rivolta alla giunta dell’Emilia-Romagna il consigliere regionale del Pd, Nadia Rossi.
“Una richiesta in contrasto con la Convenzione bilaterale tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali, ratificata dallo Stato italiano con legge n. 88 del 2013, che all’articolo 18 indica espressamente che le prestazioni pensionistiche afferenti alla Sicurezza Sociale devono essere assoggettate a tassazione ‘solamente’ nel Paese che eroga la prestazione – prosegue la Rossi -. Peraltro quella che subiscono i pensionati ex frontalieri sammarinesi è una doppia discriminazione. Infatti, nella legge di bilancio dello Stato approvata a dicembre 2022, è stata prevista a partire dal 1° gennaio 2023 una diminuzione dell’aliquota sull’imposizione dei redditi da pensione, dal 23% a un simbolico 5%, solo per gli ex frontalieri di Svizzera e Principato di Monaco: una disparità passata sotto il silenzio del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che esclude ingiustamente gli ex lavoratori che hanno versato i contributi a San Marino”.
“Il fenomeno del lavoro transfrontaliero presenta problematiche endemiche e mai risolte. Ne ho parlato spesso anche in Regione e con il Consiglio Sindacale Interregionale San Marino-Emilia Romagna-Marche che si è già attivato anche sulla problematica attuale, auspicando la stesura di un nuovo Protocollo tra Emilia-Romagna, Provincia di Rimini e Repubblica di San Marino per l’istituzione dell’Osservatorio permanente sul fenomeno del frontalierato. Sicuramente ora è improcrastinabile affrontare la questione della tassazione previdenziale rispetto ai 2.300 pensionati riminesi. Con la risoluzione depositata chiedo alla giunta di sostenere l’apertura di un tavolo tecnico tra i ministeri italiani di competenza e i corrispettivi dicasteri della Repubblica di San Marino affinché vengano promosse in via prioritaria tutte le azioni necessarie atte a garantire la corretta applicazione dell’articolo 18 della Convenzione bilaterale tra Italia e San Marino. Inoltre, di prevedere, nelle more del confronto, l’estensione anche ai pensionati della Provincia di Rimini che percepiscono un trattamento pensionistico dall’Istituto per la sicurezza sociale, lo stesso trattamento riservato agli omologhi svizzeri e monegaschi”.