Tutto si pensava all’infuori che fosse sconfitto … dal mercato
l’uomo-bastone-del-pollaio, in cui da un decennio si è personificato la ‘cultura’ del gioco d’azzardo a San Marino,
malcelata dalla ipocrisia politica).
Detto soggetto ha sempre ottenuto tutto a San Marino, a partire dalla vergognosa prima convenzione che lo ha portato a installarsi nel Kursaal, nato come casa da gioco, e poi, a sua specifica richiesta, a Rovereta, come a dire in territorio italiano.
Ebbene anche a Rovereta la struttura è in crisi nonostante che si sia chiamato a dirigerla, dopo il vergognoso passaggio della
‘nazionalizzazione’ (in sostituzione della promessa chiusura, responsabili primi Alleanza Popolare e Sinistra Unita), addirittura
l’ex responsabile del casinò di San Remo, Salvatore Caronia.
Franco Cavalli, di San Marino Oggi, ha intervistato appunto il dr. Caronia, che fra l’altro ha detto:
‘ In Italia ci sono 10
concessionari e in teoria ognuno
di loro può aprire una sede
a Rimini, una a Riccione, ecc…
Abbiamo notizia che almeno
una aprirà a breve a Rimini.
Se
calcola che il 92% dei nostri
ingressi sono italiani e di questi
il 36% sono riminesi, la concorrenza
si farà sicuramente sentire.
Se aggiungiamo il fatto che
apriranno sale a Pesaro, Forlì
e Cesena, vuol dire che circa il
60% dei nostri clienti possono
essere intercettati dalle nuove
sale italiane”.‘