Entrano in scena i periti calligrafi nel processo contro Marcello Biagioli, ex comandante della Gendarmeria della Repubblica di San Marino, ed il figlio Carlo, avvocato notaio, accusati di aver modificato un rapporto di servizio stilato da due gendarmi (ed all’insaputa di questi) al fine di creare un alibi a certo Stefano Virgili accusato di una supposta partecipazione al furto al caveau del Palazzo di Giustizia di Roma.
I due gendarmi, Graziano Valli e Sauro Volpinari,
nella loro deposizione hanno confermato
di non aver fermato per un controllo la sera del 16 luglio 1999 Stefano Virgili a San Marino come invece emergerebbe dal rapporto di servizio che, evidentemente, è stato alterato.
I periti devono accertare se c’è stata o no alterazione del foglio attraverso delle prove materiali.
La prossima udienza di questo processo, su cui di quando in quando fa capolino
l’ombra del Sisde, avrà luogo il 22 febbraio.
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