Poteva finire in tragedia il sabato sera di un 37enne del Titano.
Erano circa le 2 della notte tra sabato 2 e domenica 3 luglio quando è stato dato l’allarme alle forze dell’ordine del Titano per la caduta di un uomo nella rupe lungo la Costa dell’Arnella, l’antica via che collega Borgo Maggiore a San Marino Città.
Sono c0sì sopraggiunti i militari della Gendarmeria seguiti dai sanitari del 118, dalla Protezione civile e dalla Polizia civile. Insieme a loro anche altri giovani provenienti da una festa in un locale poco distante.
Il protagonista, che pare avesse imboccato la stradina da Città per raggiungere l’auto a Borgo Maggiore, è precipitato nella scarpata al di sotto della via pedonale nel tratto tra la celletta luogo di raccolta interreligioso e la piazzola dove ci sono tavoli e panche. Un volo di diversi metri, poco o per nulla attutito dalla vegetazione, terminato nel gradone di pietra sottostante. Nonostante una tale caduta l’uomo è rimasto vigile e cosciente.
Per raggiungerlo i sanitari del 118 sono stati calati con le corde dagli agenti della sezione Antincendio della Polizia Civile. L’uomo non presentava ferite gravi agli arti o al capo ma al busto. Così, per quanto dolorante e ferito, è riuscito ad usare una scala, reperita dagli agenti, per tornare sulla strada ed essere messo in barella e quindi nell’ambulanza. Il salvataggio, vista la zona, è stato decisamente complesso, con gli operatori impegnati per più di un’ora.
Una volta in ospedale è stato sottoposto ad accertamenti che hanno messo in luce la presenza di diverse fratture alle costole e dei danni ai polmoni. Dopo essere stato ricoverato in medicina per diverse ore è stato trasferito nella giornata di domenica in terapia intensiva per precauzione.
Di certo non graffietti, ma nulla rispetto alle conseguenze se fosse caduto in posizione differente.
Sull’esatta dinamica del sinistro sono in corso accertamenti. Non è chiaro se l’uomo fosse solo al momento della caduta o insieme ad altri così come il suo stato psicofisico prima del volo.
digià