Anna De Martino, Nuovo Quotidiano di Rimini – San Marino (www.nqnews.it): Le incognite che al momento non fanno paura vengono dalla sinistra di Su e dalle liste civiche / Una crisi comoda a tutti o quasi / Nell’accordo per la grande coalizione Dc-Psd-Ap-Upr(?) anche la spartizione delle poltrone / Dalla presidenza della Fondazione Carisp alla segreteria agli Esteri, dalle Finanze alla Pa
Una crisi comoda
quella scatenata con le dimissioni
di Romeo Morri e Augusto
Casali? A conti fatti, è stato
il momento giusto per tutti. Se la
Riforma fiscale si fosse votata
prima di andare alle elezioni, si
sarebbe dovuto aspettare che alla
gente passasse la rabbia per le tasse.
Meglio dopo il voto allora. E la
crisi ora o mai più. In qual caso, il
Governo sarebbe andato a scadenza
naturale nel 2013.
I sammarinesi
però non sembrano
pronti a pagare ciò che non hanno
mai pagato e il “dobbiamo
stringere la cinghia” è un messaggio
perdente soprattutto se
detto da una maggioranza che ha
dovuto foraggiare le banche per
non rischiare default a catena.
[…]
Gatti, anche se isolato all’interno
della Dc, non lascerà mai il partito
del quale ha determinato le
sorti per tanti anni. La sua battaglia
politica la farà da fuori“lista
elettorale” con gli strumenti che
ama. Intanto, ha avuto la possibilità
di riaprire i giochi ad accordo
perfezionato tra il suo partito e il
Psd, con il beneplacito della potente
Alleanza popolare (potente
se non nei numeri nella forza finanziaria)
che non ha ostacolato
il flirt col partito dei socialisti e
dei democratici.
Un accordo nel
quale c’è stato posto per tutto: il
futuro della presidenza della
Fondazione Carisp (a Gatti?), il prossimo segretario alle Finanze
(Tito Masi?), il ruolo del Psd che
si è dato arie di partito di governo
stando all’opposizione, il posto
dell’uscente Antonella Mularoni
(direzione affari giuridici degli
esteri?) e della collega Valeria
Ciavatta (direzione della funzione
pubblica?) e la segreteria agli
Esteri (se la giocano Valentini e
Marco Gatti?). Una crisi al momento
giusto perché nell’accordo
sulla futura coalizione è già
stato tutto previsto.
[…]
