Nicola Selva sul ‘Governo Scaduto’

Nicola Selva sul ‘Governo Scaduto’

Camminando nel centro storico ieri ho notato come centinaia di turisti i cartelli appesi dai commercianti con la scritta: “GOVERNO SCADUTO”. Un atto forte che testimonia il diffuso malessere di una categoria economica alle prese con una forte crisi che non intravvede vie di uscita.

Unione Per la Repubblica ha presentato nel programma elettorale e poi in vari documenti programmatici una serie di proposte per uscire da questa situazione. UPR ha criticato aspramente il governo per la pochezza dei provvedimenti presentati per sostenere il settore contenuti della legge sullo sviluppo e poi – ciliegina sulla torta – il decreto che impone ai commercianti di restare aperti durante le manifestazioni pubbliche organizzate dallo Stato.

Si è sperimentato, studiato, provato e riprovato, ma la conclusione è sempre e solo una: l’apertura serale estiva dei negozi in centro storico a San Marino non decolla. E’ da tempo che raccolgo la protesta dei commercianti del centro storico stritolati da mille problematica, compresa la grave recessione economica che ha ridotto i numeri dei turisti e la capacità di spesa dei potenziali clienti. Sono necessari interventi radicali e nella seconda estate di questa legislatura non mi pare che governo e maggioranza abbiano mostrato idee e soluzioni per rilanciare il commercio in generale e sostenere il settore turistico del centro storico.

Come si fa a obbligare – pena il pagamento di una sanzione – a tenere aperta una attività commerciale privata? E’ la base del concetto che non approvo e cozza contro la libertà di impresa. Non stiamo parlando di attività che muovono milioni di euro e hanno centinaia di dipendenti. In molti casi ci sono attività a gestione familiare – senza dipendenti – già provate dalla crisi economica. E’ sufficiente vedere come ormai progressivamente in zone periferiche del centro di San Marino stiano chiudendo le attività commerciali e soprattutto balza all’occhio del visitatore o del cittadino come manchi un piano d’insieme per valorizzare un patrimonio turistico e culturale formidabile.

Amo il mio paese, la mia famiglia ha sempre vissuto in Città e il declino che sta avendo il centro storico e con esso i commercianti che sono stati per decenni uno dei fulcri dell’economia e anche del sistema sociale di Città non mi piace e penso occorra reagire prima di arrivare a conseguenze irreparabili. Serve un insieme di interventi per rilanciare il settore e costruire fin da subito un nuovo modello di ospitalità capace di attirare turisti. Un progetto con il preciso scopo di promuovere la Repubblica: Accordi con i grandi Tour Operator, Grandi eventi e mostre internazionali, Sala giochi con sede anche in centro storico, Interventi fiscali per incentivare prodotti e riqualificare le strutture. 

 

Oltre all’apertura obbligata c’è un’altra cosa che mi lascia perplesso, la pantomina della SMAC. Pensare che ai tanti problemi si debba sommare anche la telenovela della SMAC – che qualcuno adesso inizia a pensare anche come “passiva” – per gli esercizi turistici, mi lascia ancora più perplesso. Il commerciante striscerà da solo – passivamente per accertare la vendita. Se questa è innovazione tecnologica e sostegno allo sviluppo del settore commerciale – forse c’è qualcosa che sfugge a chi ci governa.

Non è così che si rilancia il settore del commercio, non è così che si risolvono i problemi del turismo, non è così che si rilancia l’economia.  L’unico risultato è dare incertezza, incertezza su cui mi pare campi questo governo.

Nicola Selva

Portavoce Unione Per la Repubblica

San Marino, 2 luglio 2014 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy