No ai filibustieri, Tamagnini, Segretario Generale

No ai filibustieri, Tamagnini, Segretario Generale

La presa di posizione del Segretario Generale CSdL Giuliano Tamagnini
“Lo scambio automatico di informazioni dopo 24 mesi e senza effetto retroattivo, è una copertura dei faccendieri che hanno rovinato il paese e la sua economia sana, per dare loro il tempo di andarsene indisturbati.” È il commento del Segretario Generale CSdL Giuliano Tamagnini circa l’ordine del giorno approvato la scorsa settimana dal Consiglio Grande e Generale con voto bipartisan.

Afferma il Segretario Generale CSdL: “Rispetto alle aziende che continuano ad andarsene, come nel caso dell’Erba Vita, impoverendo enormemente l’intero tessuto economico-occupazionale del Titano, la classe politica e il Governo in particolare non muovono un dito, impegnati come sono a coprire la ritirata di quella parte di economia non sana che tanti guasti ha causato al paese, e che evidentemente è intrecciata con ampi strati della politica stessa. Sembra che sia l’impunità di chi ha rovinato il paese, e non le sorti dei lavoratori e delle aziende sane, a preoccupare maggiormente il Governo e la politica. Altrimenti, non si spiegherebbe il perché il Consiglio Grande e Generale ha optato per l’entrata in vigore dello scambio automatico di informazioni dopo 24 mesi.”

“Noi invece – puntualizza Giuliano Tamagnini – dobbiamo realizzare unilateralmente lo scambio automatico di informazioni fin da subito, perché è l’unico modo per ripulire l’economia del paese e normalizzare i rapporti con l’Italia. Il modello che finora ha avuto San Marino, con ampie zone d’ombra dove hanno agito anche personaggi loschi o legati alla criminalità organizzata, è superato dai fatti e dalla storia. Anche la recente iniziativa del Governo sammarinese, che ha avviato un contenzioso con l’Italia, dubito che realisticamente possa portare frutti positivi e tutelare realmente la sovranità di San Marino. Anzi, rischia di inasprire ulteriormente i già difficilissimi rapporti con lo Stato italiano, allontanando ancora di più l’uscita dalla black list italiana e la sigla del fondamentale accordo contro le doppie imposizioni.

L’unica strada possibile è la piena adesione agli standard internazionali in materia di trasparenza economico-finanziaria; una scelta che il Governo e la politica non hanno fatto fino in fondo. Così come non hanno delineato il benché minimo progetto di sviluppo economico in grado di sostenere le aziende sane, e di costruire un nuovo modello economico trasparente, solido e lungimirante, che crei posti di lavoro qualificati per i disoccupati e per i giovani in cerca di prima occupazione. La CSdL il suo progetto ce l’ha e lo mette a disposizione di tutto il paese. Le non scelte del Governo rischiano di ripercuotersi pesantemente sulle giovani generazioni.”

Giuliano Tamagnini torna sulla sua richiesta di elezioni anticipate avanzata nel suo intervento introduttivo al recente 17° Congresso CSdL. “A parole non ho avuto riscontri positivi da parte delle forze politiche. Tranne poi assistere a questi continui movimenti ‘tattici’ tra i partiti, come se fossero in campagna elettorale. Allora, i partiti a che gioco stanno giocando? Hanno veramente a cuore le sorti del paese o badano solo a salvaguardare le loro rendite di posizione?”

Quello che serve è trovare una ampia convergenza su un progetto economico basato sulla qualità e la trasparenza, sull’ingresso immediato nella Unione Europea, sulla normalizzazione dei rapporti con l’Italia firmando i necessari accordi, per dare una speranza di futuro ai cittadini e alle giovani generazioni. “Quanti altri posti di lavoro dovremo perdere perché il Governo si decida a tutelare e sostenere l’economia sana?”

Intanto, va registrata la richiesta avanzata congiuntamente da CSdL-CDLS e ANIS al Congresso di Stato, di avviare rapidamente un confronto sui possibili scenari dell’economia sammarinese, fare proposte per un nuovo progetto di sviluppo e promuovere azioni concrete di riforma e tutela del sistema San Marino. Ciò, in quanto le Confederazioni Sindacali e l’ANIS condividono quegli obiettivi di legalità e trasparenza necessari per i cittadini, i lavoratori e le imprese, così come ritengono inviolabile la sovranità e l’autonomia del nostro paese. Le parti si aspettano che l’Esecutivo accolga quanto prima questa richiesta.

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