Si è celebrata da poco la giornata mondiale della libertà di stampa e si sta per discutere in Consiglio Grande e Generale la disciplina dell’editoria e della professione degli operatori dell’informazione.
In un paese piccolo qual è San Marino, parrebbe scontata la garanzia e la tutela di una stampa libera, corretta e trasparente. D’altra parte non è un caso che nel Rapporto Freedom House sulla libertà di stampa nel mondo ai primi posti ci siano diversi piccoli Paesi, e la nostra Repubblica non sfigura affatto rispetto a grandi quali l’Italia, la Francia o l’Inghilterra, che sono ben al di sotto di noi nella classifica.
Ma possiamo e dobbiamo migliorare e per farlo va combattuta ogni forma di interferenza della politica nell’informazione.
Nel momento in cui ci si accinge a varare la nuova legge sull’editoria, NOI SAMMARINESI sollecita un’attenta riflessione sul pericolo di condizionamento politico nel nostro Paese, scongiurabile attraverso una seria valutazione dei mezzi e del sostegno economico alle imprese editoriali, per garantire gli indispensabili spazi di libertà a chi opera nell’informazione.
È indubbiamente necessaria una corretta valorizzazione della professione giornalistica, ma al contempo devono essere stabilite attentamente competenze e responsabilità perché l’informazione che vogliamo è obiettiva, imparziale, neutrale e vera.
Se diamo i giusti i mezzi agli editori e poniamo le basi per la professionalità dei giornalisti, riconoscendo anche quella di chi già oggi opera con competenza nel settore, allora San Marino sarà in grado di garantire ai suoi cittadini il diritto ad un’informazione sempre libera e indipendente, ad una fotografia della realtà veritiera e non distorta dalla lente strumentale della politica.
Solo così i sammarinesi avranno in mano le chiavi per riflettere, giudicare e infine compiere le scelte, con cognizione e responsabilità.
- Concerto nella Basilica del Santo Marino alle 21,15: Centro Studi Musicali e Corale
- Noi Sammarinesi sulla libertà di stampa e la nuova legge sammarinese