Nota conclusiva Commissione Finanze. Agenzia Dire

Nota conclusiva Commissione Finanze. Agenzia Dire

COMUNICATO
STAMPA

COMMISSIONE
CONSILIARE FINANZE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE; ARTIGIANATO, INDUSTRIA,
COMMERCIO, TURISMO, SERVIZI TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI, LAVORO E
COOPERAZIONE

 

            Il dibattito sullo sviluppo è stato
al centro dei lavori della Commissione Finanze, riunita oggi a Palazzo
Pubblico. In dettaglio, sono state illustrate le proposte inserite negli
emendamenti sulla Finanziaria di Cittadinanza attiva, lasciati in sospeso per
accordo preso con la maggioranza, per un confronto in Commissione. I commissari
di maggioranza propongono di ridiscutere ciascuna proposta nel corso dell’esame
di rispettive leggi che dovranno presto essere avviate nell’iter legislativo.

I commissari
Andrea Zafferani, C10, e Tony Margiotta, Su, storcono il naso e sollecitano
piuttosto maggiore celerità sui temi che riguardano il rilancio dell’economia
nazionale. Zafferani anticipa infine la ri-presentazione degli emendamenti
attraverso un progetto di legge che dia “elementi di sviluppo immediati”.

Sono quindi
seguiti i commi sulle mozioni all’ordine del giorno. Al comma 8, “
Mozione
conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata da Gloria
Arcangeloni in merito al contratto di consulenza per la riforma fiscale”, Rete
presenta un ordine del giorno per introdurre un comma consiliare dedicato alle
modalità di scelta dei collaboratori e delle consulenze da parte del congresso
di Stato. L’ordine del giorno viene respinto in chiusura della seduta.

 

Di seguito una
sintesi dei lavori odierni:

 

Comma 2.
Nomina del vicepresidente della Commissione

Maria Luisa Berti, Presidente: “Questo comma è stato inserito all’ordine del giorno per un discorso di
maggior rappresentatività, anche a seguito delle polemiche intercorse
nell’ultima seduta”.

Rossano Fabbri, Ps: “Valgono le medesime considerazione della volta precedente. La riforma
tributaria era passata in Commissione nella logica di una contrapposizione tra
maggioranza e opposizione e la tensione di certi momenti hanno spinto ad
inserire oggi questo comma. Il Partito socialista non ritiene che certe
forzature derivino dalla presidenza e non crediamo che con la nomina di un vice
si possa arrivare a superare problematiche rilevanti. Il governo andrà a
trattare al tavolo per lo sviluppo i decreti con le categorie e non nealla sede
opportuna come questa. Non procederemo alla nomina del vicepresidente”.

Andrea Zafferani, C10: “La tensione registrata in Commissione sulla riforma fiscale e nei
momenti dialettici non cambiano la posizione sulla nomina vicepresidenza. Non
riteniamo di dover procedere alla nomina della vicepresidenza”.

Maria Luisa Berti, Ns: “Prendiamo atto delle posizioni dell’opposizione. Consentitemi una
battuta. Credevo che questa potesse essere un’occasione, nell’interesse della
Commissione stessa, che ci potesse essere un vicepresidente in rappresentanza
opposizione”.

 

 

Comma 3.
Dibattito per le politiche dello sviluppo

Maria Luisa Berti, presidente: “Nel dibattito legge bilancio erano stati presentati emendamenti da parte
cittadinanza attiva, ritirati a fronte dell’impegno specifico di portare in
questa commissione entro la seconda decade di gennaio un dibattito sulle
politiche di sviluppo economico del Paese. Darei parola a commissario
Zafferani, dopo apriremo il dibattito anche ai segretari di Stato”.

Andrea Zafferani, C10:  Colgo
l’occasione per ringraziare della disponibilità data. La stanchezza in sede di
Finanziaria non consentiva un’analisi seria di queste proposte e abbiamo
ritenuto di concerto di posticipare la discussione. Spesso sullo sviluppo sono
state delegate al congresso di Stato scelte che dovrebbero essere fatte in
quest’Aula, a livello legislativo. Abbiamo portato in commissione questi
argomenti perché si possa poi pensare a estendere la riflessione e il confronto
in Consiglio. In sede di bilancio abbiamo presentato venti emendamenti che
erano un contributo al tema dello sviluppo che ritenevamo carente in
Finanziaria. Le proposte: partivano da un’analisi della riforma dell’agenzia
per lo sviluppo, la previsione di una vera e propria agenzia che possa
occuparsi di ricercare imprese con personale specializzato e retribuito sulla
base dei risultati, creando una vera struttura a questo deputata, come hanno
tanti altri Paese. L’attività che oggi facciamo su questo fronte non è
sufficiente.  Un’altra proposta è quello
dello sportello unico per le imprese, per creare un luogo fisico e virtuale per
le imprese. Quindi la creazione di una nuova forma di residenza per chi
intendesse investire in territorio anche con parametri non particolarmente
qualificati, come si tende a fare nel decreto sullo sviluppo. Però abbassando i
parametri, la forma di residenza deve essere diversa, con meno agevolazioni e
meno costi per lo Stato. Quindi la previsione di incentivi a rotazione, per
avere ogni semestre dei prodotti venduti a prezzo agevolato per essere anche un
Paese più competitivo, la leva dovrebbe essere la monofase. C’era un capitolo
poi per le start up, con incentivi economici e finanziarie, gli aiuti per gli
affitti, le assunzioni, in sintesi agevolazioni monetarie e normative per la
nascita di nuove start up in territorio e in parallelo, l’istituzione di un
incubatore, per garantire servizi attraverso un’ubicazione comune delle
imprese. Riteniamo poi che l’Azienda dei servizi possa offrire servizi fi Tlc
anche a imprese private a seguito di un pagamento di un canone. Nella legge di
sviluppo si era mantenuta l’opportunità per fornire questi servizi solo a
determinate fattispecie di imprese, noi invece riteniamo opportuna
un’estensione. Quindi più incentivi per l’assunzione di sammarinesi e
residenti. C’era poi il tema della contrattazione di secondo livello, che va
studiata, se fatta bene, può essere un elemento di crescita della
competitività. Dare poi la possibilità, anche a chi ha già un lavoro come
dipendente, fare impresa. Quindi il tema dell’inserimento della cannabis a fine
terapeutico: lo stanno già facendo Paesi vicini a noi. Proponiamo il
potenziamento dei corsi di formazione, almeno di lingua inglese e informatica
di base, per i disoccupati che godono di ammortizzatori sociali e per i
dipendenti pubblici che possono avere questa esigenza. Incentivi per la nascita
di attività di servizi in centro storico, c’è carenza di offerta per gli
universitari. La formazione all’estero era uno degli ultimi emendamenti
proposti. Sollecitiamo strumenti per fornire al sistema finanziario una
liquidità che gli manca per aiutare le imprese: oggi le operazioni di
rifinanziamento sono difficili perché manca una normativa che consenta alle
banche di separare gli strumenti finanziari a garanzia del resto del patrimonio
e rende i creditori meno sicuri di poter eventualmente utilizzare quello che
viene messo a pegno. Ci sono accordi di rifinanziamento che necessitano di
adeguamenti normativi.

Questi sono
gli emendamenti proposti in sede di Bilancio e su cui ci piacerebbe si potesse
aprire discussione.

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