Nota degli Ecc.mi Capitani Reggenti inviata ai membri del Consiglio

Nota degli Ecc.mi Capitani Reggenti inviata ai membri del Consiglio

Ill.mi Signori Membri del Consiglio Grande e Generale

Di fronte ai ripetuti episodi, verificatisi nell’ambito dei lavori consiliari, in cui si sono aperte discussioni non consone alle regole di un dibattito civile, sereno e costruttivo nell’interesse esclusivo del Paese, la Reggenza esprime un forte richiamo a ricondurre i toni della politica ad un livello di reciproco e assoluto rispetto delle persone e delle differenti sensibilità politiche. Al Consiglio deve essere garantita l’autorevolezza del suo ruolo istituzionale, quale organo, per eccellenza, in cui si espleta il confronto democratico.

Ci preme ricordare che il Consiglio Grande e Generale è luogo deputato alla discussione di argomenti e problemi di interesse del Paese; è organo di indirizzo politico e di controllo nella gestione della cosa pubblica; in questo luogo pertanto non dovrebbero trovare spazio questioni di carattere personale.

Nel caso in cui ciò accada il regolamento prevede che il Consigliere chiamato in causa abbia la possibilità di replicare. Tuttavia l’esercizio di tale facoltà non può comunque prescindere dal dovere di attenersi, nei contenuti e nei toni, al rispetto dei colleghi e al decoro che il Consiglio Grande e Generale esige. Gli attacchi e le offese diretti alla persona sviliscono e delegittimano le Istituzioni e la politica.

Sempre ben presente dovrebbe essere in tutti i Consiglieri la piena consapevolezza dell’alto compito cui sono stati chiamati, quali rappresentanti del popolo e quindi depositari di responsabilità ancora maggiori rispetto a quelle del semplice cittadino. La fiducia che il cittadino ha conferito con il suo voto al Consigliere deve necessariamente tradursi in atteggiamenti di rispetto delle nostre Istituzioni democratiche che vanno difese e custodite con comportamenti seri e responsabili.

La rilevanza, la problematicità, il carattere spesso controverso degli argomenti trattati sensibilmente accentuati in questo complesso e delicato momento storico e istituzionale – possono portare a un confronto dialettico anche molto vivace e dai toni accesi ma mai ad atteggiamenti ed espressioni offensivi, ingiuri osi e degradanti, non certo consoni al ruolo di rappresentante del popolo.

La Reggenza non intende tollerare il ripetersi di fatti incresciosi come quelli recentemente accaduti nell’aula consiliare e, qualora dovessero verificarsi ulteriormente, interverrà senza indugio, con i poteri e gli strumenti che le sono riconosciuti, per assicurare in maniera rigorosa il corretto svolgimento dell’attività istituzionale e un comportamento appropriato da parte di chi la esercita.

La Reggenza auspica vivamente che questo richiamo possa – responsabilmente – essere fatto proprio da ogni Consigliere ma, qualora simili fatti avessero a ripetersi, non esiterà a togliere immediatamente la parola fino a far allontanare dall’Ama chi si rendesse responsabile di atteggiamenti lesivi dell’immagine e della dignità dei colleghi e quindi delle Istituzioni.

I CAPITANI REGGENTI

Gian Franco Terenzi – Guerrino Zanotti

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