San Marino. Refezione scolastica: prevenire è meglio che curare. RETE

San Marino. Refezione scolastica: prevenire è meglio che curare. RETE

Refezione scolastica: prevenire è meglio che curare

E’ sempre la stessa storia: prima si fanno i danni e poi si cerca la cura mettendo qualche pezza qua e là, facendosene pure un vanto. Gli errori più comuni sono sempre gli stessi e, ormai è evidente, non c’è la volontà di prevenirli. Non solo, quando questa mala gestione mette a rischio la sicurezza, il lavoro, la salute di un paese, diventa un atto di grave irresponsabilità ed è inaccettabile. Ma cerchiamo di capire che cosa è successo recentemente con l’assegnazione degli appalti nelle mense delle scuole e degli asili. Le preoccupazioni più recenti sono state esposte dal personale delle scuole a maggio e giugno scorsi, proprio nel momento in cui si stava decidendo a chi assegnare gli appalti. Già si vociferava sul cambio di alcuni fornitori considerato che, per molte aziende sammarinesi, sarebbe stato impossibile soddisfare le richieste dell’ufficio approvvigionamento senza sforare con le spese. A detta delle Segreteria Istruzione, invece, la scelta è caduta sul miglior offerente solo a parità di qualità. Ma le ultime segnalazioni dei genitori e degli educatori dimostrano che i controlli sono stati, quantomeno, superficiali e quindi pare proprio che gli appalti siano stati assegnati alle ditte migliori offerenti tenendo conto solo del criterio legato al minor prezzo! Quando si vuole parlare di Qualità dei prodotti alimentari occorre garantire che questi transitino attraverso numerosi processi. Quindi più ci si affida alle catene della grande distribuzione e più risulta difficile ripercorre e controllare i processi di trasformazione.Non si capisce come si sia giunti ad un esito così infelice visto che il governo ha più volte decantato gli elementi del decreto Appalti atti a garantire la qualità, come “la puntuale definizione dei sistemi di scelta del contraente e la puntuale verifica da parte dell’Amministrazione della corretta esecuzione del contratto e significative penali in caso di difformità ecc.”. Che fine hanno fatto tutti questi buoni propositi? E le penali? Come mai la legge non viene applicata?

Come sottolineato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), è necessaria una responsabilità condivisa perché la qualità e l’igiene dei prodotti alimentari non riguardano solo l’industria alimentare ma dipendono da uno sforzo congiunto di tutti gli attori della catena di produzione, fino al consumatore. E più la catena si espande e più è difficile il controllo.

Pochi mesi fa Rete e i consiglieri indipendenti Lazzari e Pedini hanno chiesto,  tramite un’interpellanza alla Segreteria Istruzione, di verificare la qualità dei prodotti assicurando la precedenza alla filiera sammarinese qualora ci fossero stati produttori disponibili.  Il Segretario Morganti si è sperticato in rassicurazioni ma alla luce di ciò che è successo non crediamo che il lavoro svolto per garantire la qualità sia stato eseguito nel modo corretto, visti gli esiti della riunione tenutasi giovedì scorso.Lo ribadiamo ancora una volta: l’economicità dei prodotti non è sufficiente a valutare altri aspetti essenziali negli appalti! Occorre tenere conto anche di obiettivi di qualità, condizioni degli occupati, tracciabilità finanziaria in trasparenza, rispetto ambientale ecc. Non serve a nulla fare leggi bellissime e lasciarle inapplicate. Bisogna verificare cosa non ha funzionato nella catena dei controlli e risolvere immediatamente il problema, sanzionando i responsabili se necessario.Senza dimenticare che i genitori hanno il diritto di ricevere informazioni chiare e veritiere in merito ai procedimenti eseguiti  per l’assegnazione degli appalti, e in merito al rispetto e controllo dei prodotti acquistati, visto che in ballo c’è la salute dei loro figli.Infine, un doveroso un ringraziamento va a quella parte di Pubblica Amministrazione attenta e che vive in prima persona la pessima gestione che parte dall’alto; che cerca di tamponare e segnalare ciò che non va, dimostrando di essere consapevole della grande responsabilità che ha nei confronti degli utenti. Ancora di più in questo caso, considerato che si tratta di bambini.

Movimento RETE

 

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