Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: CS, per quei soldi che puzzavano il cassiere fece tre segnalazioni
(…) Primo dei testimoni ascoltati ieri, Gianluca Biordi, il cassiere che fu chiamato a contare i denari che Vendemini era andato a prendere dal pregiudicato Vincenzo Barbieri, nel dicembre 2010. Soldi che puzzavano di muffa, accartocciati e contenuti in un caso in un trolley e, nella seconda mandata, in un borsone da palestra. Un totale di circa 1,3milioni di euro ritenuti frutto del narcotraffico di Barbieri, legato al clan ‘ndranghetista Mancuso.
“Nel pomeriggio del 28 dicembre 2010 venni chiamato dal direttore che mi chiese di contare i soldi contenuti in un trolley per poi versali in un conto intestato a Barbieri. Il giorno successivo la collega Santolini mi fece notare, sulla base di documentazione del word chec allegata alla pratica, chi era questo soggetto e consultammo alcuni articoli di giornale on-line. Mi arrabbiai molto e feci presente al responsabile dell’antiriciclaggio, Sandro Sapignoli”, ha detto Biordi. Quindi il cassiere fece una segnalazione antiriciclaggio, inserì una nota nel sistema informatico della banca in modo che chiunque vi avesse accesso potesse rilevare la segnalazione, e richiese la ratifica, da parte del Comitato esecutivo della banca, dell’apertura di quella posizione di Barbieri. “Perché urlava con Sapignoli?”, ha chiesto il giudice. “Mi sono sentito abbastanza tradito per l’operazione che mi era stato richiesto di fare. Anche perché era un momento che le norme antiriciclaggio erano appena entrate in vigore e facevamo corsi ad hoc. Ero molto arrabbiato. Vendemini sentì le mie urla”. (…)
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