SAN MARINO. Considerazioni di Augusto Casali sugli effetti della preferenza unica resi evidenti dalle elezioni politiche, che si sono concluse con il ballottaggio di domenica 4 dicembre u. s.
Quando il Comitato Promotore del Referendum per la preferenza unica si costituì immediatamente ci furono le prime reazioni scomposte. In molti si prodigarono per mettere in evidenza i grandi guai che la preferenza unica avrebbe prodotto. (…)
Poi sono arrivate le Elezioni del 20 novembre 2016, sei mesi dopo il Referendum, e la situazione registrata, dati di fatto concreti alla mano, è la seguente:
1) Gli elettori sammarinesi residenti all’estero sono calati percentualmente rispetto alle Elezioni del 2012, quindi nessuna invasione.
2) I nuovi eletti in Consiglio Grande e Generale sono stati 31, di cui 25 nuovi eletti, quindi i giovani e i nuovi non sono stati affatto penalizzati.
3) Le donne elette nel Consiglio Grande e Generale sono più di quelle elette nelle Elezioni del 2012 e dopo gli assestamenti dovuti al ballottaggio sono diventate addirittura 14, record storico per San Marino. Mai così tante donne erano state elette nell’Assemblea Consiliare!
4) I consiglieri eletti dalle “cordate” di un tempo non ci sono più, o comunque sono notevolmente diminuiti, portando una ventata di trasparenza in aula.
Il Comitato Promotore e gli elettori che hanno sostenuto l’introduzione della preferenza unica avevano dunque ragione, ma nessuno ne da atto oggi, a proposito di rinnovamento del modo di fare politica. La Commissione per le Pari Opportunità, così attiva nel manifestare in mille modi, a volte anche impropri, la propria contrarietà alla preferenza unica, anche con lettere alla Eccellentissima Reggenza e a tutti i Consiglieri, ora è muta, anziché scusarsi per i giudizi errati ed esternare la propria soddisfazione per l’aumento sostanziale della presenza femminile in Consiglio Grande e Generale. (…)
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