SAN MARINO.
(segue l’articolo di ‘Avvenire del 31 dicembre 2106)
La Tribuna Sammarinese (ieri)
Il prestigioso quotidiano “Avvenire” propone l’esempio di Asset Banca
Investire i soldi nella cultura e sul territorio
Il 2017 parte con una vetrina positiva per il Paese.
Capodanno, giorno di festeggiamenti e di buoni propositi. Di desideri e obiettivi. Quale augurio più bello di un articolo sul prestigioso quotidiano nazionale italiano “Avvenire”? Si parla di banche, ma questa volta la vetrina è decisamente positiva, visto che non si spara contro il Paese, né contro il nostro sistema economico. Al contrario, in un momento storico in cui puntare il dito contro gli istituti di credito sembra lo sport nazionale, il giornalista di Avvenire prende Asset Banca quale esempio virtuoso da seguire. Il motivo è presto detto: Asset Banca preferisce investire i propri soldi sul territorio. In questi anni sono stati talmente tanti i progetti culturali, sociali, sportivi che l’istituto sammarinese ha sponsorizzato, che si perde letteralmente il conto. Numerosi i milioni di euro che sono ritornati ai sammarinesi sotto varie forme. Sfidiamo chi legge queste righe a dire se non conosce qualcuno che non abbia beneficiato dell’aiuto di Asset, anche solo magari per organizzare una festa di studenti! Un impegno concreto che non è passato inosservato agli esperti economici italiani che elogiano il modello Asset. Con il Natale appena trascorso, viene alla mente la favola per eccellenza di questo periodo: “La vita è meravigliosa” di Frank Capra. In sostanza ad un uomo che vuole suicidarsi, un angelo mostra come sarebbe la vita di tutti quanti se lui non fosse mai esistito, ovvero se avesse portato a compimento il folle gesto. Anche noi vogliamo fare un gioco simile. Che cosa accadrebbe alla comunità sammarinese se qualcuno facesse “sparire” un istituto che crede nel proprio tessuto sociale? Parafrasando ciò che ha detto Obama all’indomani delle elezioni di Donald Trump, sicuramente il sole sorgerebbe lo stesso a San Marino. Eppure i milioni di euro che questa banca ha investito e investe, dall’oggi al domani verrebbero meno. Come nel film di Capra assisteremmo a una fabbrica che non aprirà mai o ad una associazione sportiva costretta a chiudere. A un veglione studentesco che non “ballerà” mai o a un progetto che non vedrà mai la luce. Insomma, è sempre sbagliato demonizzare una istituzione a prescindere. “Avvenire” lo ha capito, andando contro corrente e sottolineando anche la parte “buona” e positiva delle banche. Nella speranza che possa essere di buon auspicio per tutto il sistema economico per l’anno che va a cominciare.
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Avvenire (31 dicembre 2016)
La soluzione di Asset Banca: rinvestire gli utili sulla cultura
L’Istituto sanmarinese non distribuisce i profitti ai soci ma li utilizza per iniziative che aiutano la crescita materiale e culturale del suo territorio
Eugenio Bonanata
Una banca con il ‘pallino’ del finanziamento a favore di iniziative socioculturali, nella convinzione che questa rappresenti un fattore primario per lo sviluppo del territorio. Si chiama Asset Banca, opera a San Marino e ogni anno mette sul tavolo all’incirca un milione di euro per questo obiettivo, nonostante la crisi economica continui a mordere senza confini. “Da molto tempo non distribuiamo gli utili, ma li reinvestiamo nel settore sociale e culturale – dice Stefano Ercolani, presidente dell’Istituto sammarinese -. Sulla cultura bisogna soprattutto crederci e se ci si crede è la cultura a fare il bilancio della banca. Tra le conseguenze concrete di una visione del genere c’è anche “Lumen de Lumine” uno speciale spettacolo di luci teso a riflettere sullo spirito autentico del Natale, andato in scena a metà dicembre presso la Basilica di San Marino. Protagonisti dell’esibizione i bambini del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna diretti da Sabrina Simoni, alternati dalla lettura brani tratti dalle Sacre Scritture e dalle omelie di Papa Francesco. Qualcosa che suona come un invito ad andare oltre la superficie, incarnando un altro valore chiave di Asset e del suo modo nuovo di fare banca.
“Abbiamo il dovere – dice ancora Ercolani – di investire risorse su iniziative di qualità che diano visibilità al territorio nel quale operiamo, contribuendo così alla sua crescita sia in termini materiali sia sotto il profilo della cultura”. E’ nato così il restauro del quadro della Madonna della Misericordia, restituito proprio in questi giorni alla chiesa sammarinese di San Lorenzo a Montegiardino. L’operazione ha fatto emergere un quadro sotto al quadro che si è rivelato essere stato realizzato dal migliore allievo del Tiepolo. “Questo – prosegue Ercolani – non solo ci ha insegnato a saper guardare più profondamente, ma ha confermato una volta di più il valore altissimo della nostra storia e della nostra cultura.