Con i marchi Febal e Rossana ricavi sopra i 180 milioni
Luigi Grassia
Colombini è un’azienda di famiglia di San Marino fra i leader nel settore dell’arredamento con i marchi Febal Casa (cucine, living, notte), Rossana (cucine di alta gamma) e Colombini Casa. Con tutti e tre i marchi è presente in Europa, Russia, Stati Uniti, Medio Oriente e Cina con una rete di 6 mila punti vendita di cui 120 monomarca. Ha concluso il 2016 con un fatturato di 184 milioni di euro (in forte crescita rispetto ai 170 milioni del 2015). Possiede tre stabilimenti produttivi nel territorio della Repubblica di San Marino e dà lavoro diretto o indiretto a mille persone.
Questo l’identikit. Del gruppo è amministratore delegato Emanuel Colombini, 39 anni, mentre il presidente è lo zio Ivo, ultimo rappresentante della prima generazione. Emanuel Colombini è pure consigliere di Assoarredo – anche se i vertici sono in via di rinnovamento proprio in questi giorni – nell’ambito di Federlegno, che associa le imprese italiane del settore.
Il gruppo Colombini ha celebrato il cinquantenario l’anno scorso. L’amministratore delegato racconta così le origini dell’azienda: «Nel 1965 mio padre e i suoi due fratelli fondarono una bottega artigiana per fare mobili. Poi ci fu il boom del turismo nella vicina Riviera romagnola e arrivarono molti contratti per arredare i tanti nuovi alberghi che nascevano. Così siamo passati alla dimensione industriale, alla produzione in serie. All’inizio facevamo solo arredi da hotel e camerette per ragazzi, poi siamo passati a tutta la casa, e a mano a mano abbiamo esteso la rete di vendita all’estero. Negli Anni Duemila abbiamo acquisito i gruppi Febal e Rossana che producono mobili e cucine».
Pensate di andare in Borsa? «No, finora non abbiamo avuto bisogno né di quotarci né di trovare investitori esterni che ci sostenessero. Eppure abbiamo fatto acquisizioni e potremmo essere protagonisti di altre operazioni di questo genere in futuro».
Il gruppo Colombini non ha patito granché la crisi economica generale. «Negli anni peggiori – racconta l’amministratore delegato – abbiamo limato qualche punto percentuale, ma poi abbiamo recuperato rapidamente». Cosa non facile in Italia, dove la crisi del mercato immobiliare ha conseguenza a cascata sugli acquisti di mobili e di cucine: perché se si comprano meno case, viene a mancare anche l’occasione di arredarle. Perciò Colombini spinge l’accelaratore sulla crescita all’estero: «Ci sono mercati in forte sviluppo per il nostro settore» conclude Emanuel Colombini. «In particolare gli Stati Uniti, gli Emirati e la Cina. Questa settimana siamo presenti per la prima volta con la gamma premium del marchio Febal alla grande fiera del mobile Imm Cologne, il nostro ingresso nel mercato tedesco».