SAN MARINO. Si è svolto oggi il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Bancaria Sammarinese, il primo senza il Gruppo Banca CIS-Credito Industriale Sammarinese, che ha deciso di lasciare ABS. L’Associazione, equidistante da qualsiasi schieramento politico, ritiene fondamentale il coinvolgimento di tutte le forze politiche in un dialogo costruttivo per la elaborazione di linee strategiche d’azione utili ad accompagnare gli istituti bancari sammarinesi in un processo di rafforzamento e crescita del comparto nonché di valorizzazione delle risorse per lo sviluppo del Paese.
Formazione e crescita di risorse sammarinesi
Le cinque banche che ora costituiscono l’Associazione – Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, Gruppo Banca di San Marino, Gruppo Banca Agricola Commerciale Istituto Bancario Sammarinese, Gruppo Asset Banca e Banca Sammarinese di investimento SpA – hanno confermato la loro fiducia nel processo di rinnovamento e ristrutturazione dell’Associazione Bancaria Sammarinese, che pone al centro la formazione e la crescita di risorse sammarinesi.
Percorso virtuoso basato su rinnovamento e sviluppo
Nel corso di questi ultimi mesi, l’Associazione Bancaria Sammarinese si è impegnata nel promuovere l’introduzione della Centrale Rischi, compiancendosi per l’impegno al riguardo assunto dal Consiglio Grande e Generale, nel favorire soluzioni sistemiche (nello specifico sul tema dei NPL – Non Performing Loan) attraverso strumenti e iniziative rigorose, ponendosi come interlocutore delle diverse parti sociali e istituzionali. Un percorso virtuoso basato su rinnovamento e sviluppo, condiviso anche con il Presidente di ABI, Antonio Patuelli, nel corso del recente incontro con il Presidente di ABS, Matteo Mularoni.
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