Rimini. Carim, 75 esuberi e filiali chiuse

Rimini. Carim, 75 esuberi e filiali chiuse

Corriere Romagna«Carim, 75 esuberi e filiali da chiudere» / La banca: «Valuteremo tutti gli strumenti per mitigare le ricadute sui livelli occupazionali»

RIMINI. Il faccia a faccia tra Fabi, Cgil, Cisl e Uil da una parte e una delegazione della Carim dall’altra ha prodotto una sorta di fumata nera e a un nuovo appuntamento al primo febbraio in cui, stando alle indicazioni dei rappresentanti sindacali, «dovranno essere presentati nel dettaglio i dati su chiusure e strategie per contenere le spese». A spiegarlo è il segretario nazionale della Fabi, Attilio Granelli, che in merito all’incontro avvenuto ieri mattina parla di “appuntamento interlocutorio” in cui non sono stati fatti i necessari chiarimenti, che però sono stati solo rimandati al prossimo incontro». Al momento, aggiunge ancora Granelli, è stato spiegato che «c’è circa il 13 per cento della forza lavoro in esubero e quindi parliamo di 75 dipendenti» sui 600 totali. Tra i punti su cui non sono stati però forniti dei dati precisi, chiarisce ancora il segretario della Fabi, «c’è il numero di dipendenti che potrebbe accedere al fondo di solidarietà, ovvero su quelli a cui mancano dai sette anni in giù per arrivare alla pensione». La Carim si è riservata di fare i conti con i contributi Inps e di dare quindi una risposta, così come dovrebbe dare una risposta «sull’elenco preciso delle filiali che in questa riorganizzazione dovranno cessare l’attività», continua il sindacato, «sappiamo che ne saranno chiuse ma non sappiamo altro e su questo vogliamo dei chiarimenti al più presto». (…)

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