Antonio Fabbri su L’informazione di oggi, martedì 24 gennaio: Morìa di sentenze, le motivazioni delle decisioni del giudice Brunelli / Le distorsioni degli assegni a vuoto, se non c’è dolo, restano senza sanzioni. Non c’è violazione di domicilio se soggetti indesiderati entrano in casa d’altri, purché non abbiano l’intento di rubare
SAN MARINO La morìa di sentenze -condanna in primo grado e assoluzione in appello- ha destato qualche perplessità tra i cittadini. Tra i pochi che si prendono la briga di commentare e i tanti che mugugnano, c’è chi su facebook pubblica un commento eloquente: “Mi viene spontaneo pensare: ma per fortuna che esiste una persona come il giudice David Brunelli che assolve queste povere persone, che gentilmente si introducevano
in casa d’altri, educatamente emettevano assegni a vuoto… io sono confuso! Non ho capito niente nella mia vita!”.
Per capire le decisioni occorre vedere le motivazioni in modo che ciascuno possa farsi la propria idea. Così in due sentenze praticamente identiche per casi di assegni a vuoto, il giudice David Brunelli sottolinea: “La sentenza di condanna è intervenuta sul presupposto pacifico che alla apparente data di emissione degli assegni di cui ai capi di imputazione il conto corrente fosse privo di provvista o addirittura già estinto”.
Presupposto già alla base di decine di sentenze in materia. (…)
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