Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: I soldi ritenuti, frutto della corruzione nello stato africano, provenivano da un ente pubblico congolese per poi finire, attraverso società off-shore, anche in beni di lusso per milioni, tra scarpe di coccodrillo e abiti di alta sartoria, destinati all’entourage e al parentado del presidente Nguesso / Riciclaggio dal Congo, due condanne e una assoluzione e confisca per 83milioni di euro
SAN MARINO. Soldi da un ente del Congo Brazaville, la Delegation General des Grand Travaux. In sostanza, un ente pubblico congolese. Da questo ente, milioni e milioni di euro arrivavano su conti, gestiti dal brocker francese Phlippe Maurice Chironi per prendere poi la destinazione di una miriade di società con sede nei pesi off-shore, dalle Seichelles alle Mauritius solo per citarne alcuni. In buona parte questi denari, lungi dal finire investiti per grandi opere pubbliche in Congo, sono stati destinati, nell’ordine di diversi milioni, per l’acquisto di mocassini di coccodrillo, orologi di lusso, auto di grossa cilindrata. (…)
La requisitoria del Pf
Il procuratore del Fisco Giorgia Ugolini ha ricostruito in maniera lineare e puntuale la genesi delle indagini e i flussi di denaro. “Il procedimento trae avvio dalla segnalazione di Aif del 2011. Chironi, amministratore o procuratore di varie società di comodo in paradisi off-shore. era delegato a operare su 36 conti correnti presso Bcs, movimentando un flusso di denaro consistente”. La mole movimentata tra il 2006 e il 2012 è stata imponente, pari a circa 70 milioni, cifra poi in sentenza ritoccata al rialzo, dato che a conti fatti, considerando gli ineressi, il giudice Battaglino ha disposto la confisca fino a 83 milioni di euro. Le movimentazioni terminarono con il blocco dei conti da parte dell’autorità giudiziaria. (…)
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