Commissione Esteri

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(SM) RESIDENZE. IN 1 ANNO RILASCIATE 236, 1100 PERMESSI SOGGIORNO IN COMM.ESTERI PRESENTATO DOSSIER GENDERMERIA
(DIRE)

San Marino, 8 feb. – Sono oltre un migliaio i permessi di soggiorno rilasciati in un anno nella Repubblica di San Marino, 237 le residenze concesse. In particolare, da settembre 2015 a agosto 2016, i permessi per convivenza, parentali e per minori sono stati 167, quelli di soggiorno 948, mentre le residenze 238.
In Commissione Affari esteri approda la relazione sulle concessioni delle residenze redatta dal Corpo della Gendarmeria, relativa appunto al periodo 1 settembre 2015 e 31 agosto 2016. Passando per le tipologie dei permessi di soggiorno, i permessi per motivi di lavoro stagionale diminuiscono, passando da 165 nello stesso periodo precedente, a 142; mentre i permessi di lavoro temporaneo sono aumentati da 526 a 550 nel periodo in esame. I permessi turistici scendono da 132 a 56, come spiega la relazione, in parte a causa delle modifiche della legge che hanno esteso il periodo lavorativo del personale straniero da 11 a 12 mesi, evitando il periodo di stacco di un mese e quindi la richiesta di questo tipo di permesso. Per le modifiche intervenute sulla legge crollano anche i dati sui permessi speciali per l’istruzione, passando da 130 a 10 concession, poiche’ gi studenti provenienti da Paesi in cui vigono convenzioni o accordi di reciprocita’ vengono esentati dal richiederlo. In tema di istruzione, il permesso speciale per docenti universitari, concessi per la prima volta nel periodo in esame, sono 12, per lo piu’ rilasciati a docenti cinesi dell’istituto Confucio. Tra i permessi di soggiorni speciali figurano anche quelli per sport non professionisti che passano da 24 a 28 unita’, quelli per cura, assistenza, riabilitazione e riposo passano da 7 a 24. Quindi speciali sono anche i 3 permessi per motivi di lavoro start -up, scesi di una unita’. I permessi per convivenza rilasciati sono 114 contro i 125 dell’anno precedenza, quelli per convivenza per “coabitazione a fini solidaristici e di mutuo aiuto”, rilasciati per la prima volta a seguito della modifica normativa, sono stati 8. Non risultano invece concessioni per alcune tipologie particolari di permessi di soggiorno speciali: per programmi di vacanza-lavoro, per marittimi e per volontariato internazionale.

Nel dibattito successivo alla relazione, il consigliere Pdcs, Pasquale Valentini, solleva la necessita’ di un coordinamento maggiore tra organi deputati al rilascio dei permessi e residenze, quindi Gendarmeria, congresso di Stato, Stato civile e la stessa commissione esteri. In particolare cita l’esempio delle domande degli imprenditori che vedono impegnati sia commissione Finanze che il comitato istituito con la legge sullo Sviluppo. Inoltre, il tema delle residenze “sara’ da rivedere anche nel corso del negoziato con l’Ue- suggerisce Valentini- molte tipologie di residenze non sono infatti leggibili all’esterno, avremo bisogno vedere cosa mantenere e cosa dover adeguare perche’ incomprensibile per il nostro interlocutore”. Zeppa, Rete, sottolinea poi come dall’esame del dossier della Gendarmeria si possa constatare l’utilita’ o meno delle diverse tipologie di permessi. Sempre Zeppa, in comma comunicazioni, presenta un ordine del giorno, per sollecitare dialogo e coordinazione tra Commissione esteri e Consiglio dei XII rispetto pratiche di residenza e successivi controlli per impedire possibili “cortocircuiti” istituzionali. 

“Valutata oramai necessaria una maggiore collaborazione tra commissione consiliare Affari esteri e Consiglio dei XII ascrivibile a tutta una serie di difficolta’ emerse in talune pratiche di richieste di residenza, (…)si impegna la commissione nell’addivenire a una calendarizzazione di incontri tra la stessa e il Consiglio dei XII, con l’obiettivo di giungere a una regolamentazione di massima chiara, ovviando in tal modo a possibili distorsioni causate dall’interpretabilita’ delle norme vigenti. Richiede inoltre che sia reso effettivo che la relazione semestrale del Comitato tecnico valutatore sia fornita alla Commissione consiliare Affari esteri e che siano messe a disposizione tutte le relazioni non pervenute a detta commissione consiliare”. Condivisione sull’Ordine del giorno di Rete, viene espressa dal segretario di Stato per gli Affari esteri, Nicola Renzi: “E’ un’esigenza necessaria e non piu’ procastinabile quella di evitare un cortocircuito tra istituzioni dello Stato”.
Il testo e’ da modificare rispetto una dicitura, suggerisce poi il segretario di Stato, ma in definitiva, si trova concorde.

Infine, nella prima parte dei lavori della commissione, sempre in comma comunicazioni, il commissario Fabrizio Francioni, Ssd, interviene per stigmatizzare la fuga di notizie rispetto l’esito della Commissione finanze di lunedi’ scorso, tenuta in seduta segreta. Replica piccato Federico Pedini Amati, Md-si per puntare piuttosto il dito contro le modalita’ di svolgimento dei lavori in seduta segreta: “Non accettero’ piu’ di consegnare cellullari a chicchessia -manda a dire- non e’ previsto da nessuna norma di questo Stato, e’ un togliere dignita’ alla condizione istituzionale che noi rappresentiamo. Mai e’ accaduto prima”.

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