SAN MARINO. Marino Cecchetti: Il Collegio Garante al centro delle polemiche. Fra Barbera e Calamandrei
Bruttissima la vicenda relativa al Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme, scoppiata nelle scorse settimane e che ancora a giorni alterni riaffiora. Ha coinvolto il Consiglio Grande e Generale ed addirittura la Reggenza. Con scambio di comunicazioni, poco onorevoli per il Paese. Comunicazioni che portano allo scoperto gli errori che si sono compiuti in questi ultimi decenni nel tentativo – per altro nobile e necessario – di modernizzare le istituzioni.
Si è sbagliata la via per arrivare a tale modernizzazione. Ci si è rivolti a ‘esperti’ italiani i quali hanno traferito qui impostazioni correnti in Italia o addirittura ‘di moda’ in Italia in quel momento, senza alcuna vera analisi della realtà sammarinese. (…) … si è istituito un Collegio Garante col compito di verificare la ‘costituzionalità’ delle norme. Nonostante che San Marino non abbia un testo costituzionale. E non ha nemmeno, né ha mai avuto, San Marino, un contesto culturale attento alle costituzioni materiali. La impostazione data da Augusto Barbera alla innovazione che ha portato alla creazione del Collegio Garante nel sistema istituzionale sammarinese è sicuramente diversissima da quella che avrebbe potuto dare un Piero Calamandrei (basta leggere il suo opuscolo, “San Marino esempio europeo”). (…)
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