San Marino. “Discriminata nel lavoro perché donna e mamma!”

San Marino. “Discriminata nel lavoro perché donna e mamma!”

SAN MARINO. Una donna in cerca di lavoro racconta la sua amara storia: rifiutata da un’azienda perché ha un figlio. In altri casi, le viene contestata la mancanza di esperienza nel settore, motivazione questa senza fondamento. Nella sua testimonianza, esprime il senso di abbandono per l’assenza di prospettive e per il muro di pregiudizi. La Cdls ha raccolto la storia di una lavoratrice sammarinese da molti mesi senza lavoro dopo aver collezionato rifiuti da parte di diverse aziende; “una storia che rappresenta una testimonianza emblematica della difficoltà dell’essere una donna in cerca di lavoro in questa nostra società”.

“A mio avviso vanno previsti incentivi e sgravi ancor più significativi per le aziende che assumono donne”

“Uno dei tentativi più recenti – racconta la lavoratrice – è stato presso una azienda nel campo medico sanitario. L’azienda dopo aver svolto colloqui con almeno una cinquantina di aspiranti, ha ristretto il campo a soli due-tre candidati, tra cui la sottoscritta. Quando è stato il momento di scegliere la figura che cercavano, mi è stato detto esplicitamente e senza mezzi termini che veniva preferita un’altra persona, perché la sottoscritta ha un figlio, e quindi si presuppone – secondo loro – che non possa offrire tutta la disponibilità al lavoro che loro richiedevano. Ciò è del tutto infondato, perché da parte mia ho assicurato piena disponibilità ad andare incontro alle loro esigenze lavorative, anche di orario, naturalmente trovando un punto di equilibrio con il mio impegno di mamma. Da parte mia ho maturato una buona esperienza nello stesso settore professionale, che mi avrebbe permesso di svolgere al meglio questa mansione e di soddisfare pienamente tutte le necessità dell’azienda. A mio avviso vanno previsti incentivi e sgravi ancor più significativi per le aziende che assumono donne, o che sono disponibili a concedere il part-time per quelle lavoratrici che devono conciliare il lavoro con gli impegni familiari. E comunque non deve essere consentito alle imprese di discriminare le persone perché sono donne e madri”. (…)

Leggi la testimonianza

 

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