Rimini. Prostitute: l’Inps batte cassa

Rimini. Prostitute: l’Inps batte cassa

Grazia Buscaglia – Il Resto del Carlino: Il prezzo del sesso / L’Inps chiede alle lucciole i contributi per la pensione / «Sono lavoratrici autonome». L’avvocato: «Non sono tassabili»

RIMINI. Prima l’Agenzia delle Entrate, adesso l’Inps batte cassa alle prostitute. Con un fine nobile: garantire loro la pensione. «Gentile signora, a seguito degli accertamenti fiscali, risulta che lei nel 2011 ha percepito un reddito di oltre 24mila euro, reddito non dichiarato. Per questa cifra è stata iscritta nella gestione separata dell’Inps, categoria liberi professionisti e deve versare un importo di 6.604 euro più interessi e sanzioni per un totale di 11.618,41 euro. Ha sessanta giorni di tempo per non incorrere in ulteriori provvedimenti». Mittente della lettera l’Inps. La signora in questione è una delle dieci lucciole che si è vista recapitare la missiva in queste ultime settimane. L’Inps ha chiesto a lei e alle colleghe il versamento per i contributi ai fini della pensione. Una prassi di routine dopo gli accertamenti fiscali con relativa contestazione di evasione, ma che stavolta ha colpito un bersaglio insolito: le lucciole. (…)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy