San Marino. Presentato da Abs il ‘Progetto NPL’

San Marino. Presentato da Abs il ‘Progetto NPL’

SAN MARINO. Questa mattina venerdì 17 marzo 2017 presso il Centro Congressi Kursaal di San Marino si è tenuto l’atteso incontro dal titolo “Progetto NPL: dall’analisi del problema all’individuazione di una soluzione di sistema“. Sono intervenuti numerosi esperti tra cui Matteo Mularoni, Presidente Associazione Bancaria Sammarinese; Stefano Ambrosini, Membro del Comitato degli Esperti di ABS; Biagio Bossone, Membro del Comitato degli Esperti di ABS. Proprio Bossone è stato nominato oggi nuovo Presidente di ABS.

Al centro del dibattito i NPL (Non Performing Loans – prestiti non performanti) e la presentazione di un documento di 150 pagine nel quale ABS presenta la propria proposta, “indicando la soluzione ritenuta più idonea ed efficace per San Marino, coerente con le indicazioni del FMI, in linea con i principi comunitari, aperta agli esiti dell’AQR”.

(…) Il presente lavoro è il risultato di un approfondimento tecnico-scientifico maturato in un frangente di globale crisi economica, segnato da oggettive condizioni di incertezza in merito alle scelte comportamentali e progettuali da intraprendersi. Le attività di analisi, sintesi e valutazione in cui si è compendiato il lavoro di specie, sono state commissionate dall’Associazione Bancaria Sammarinese (ABS) ad un novero estremamente qualificato di esperti del settore economico e giuridico europeo, ulteriormente selezionato sulla base della specifica conoscenza del sistema sammarinese. In particolare, nella scelta dei propri referenti, la nostra Associazione ha privilegiato la qualità tecnica ed il carattere transnazionale delle personalità coinvolte, avvalendosi dell’opera di professionisti ed accademici di riconosciuta levatura. (…)

Un documento (…) che ha l’ambizione di parlare non solo agli operatori del settore ed ai responsabili della politica, bensì a tutti gli attori del nostro Sistema Paese, siano essi rappresentanze sindacali, industriali, banchieri, imprenditori, dipendenti, professionisti o, comunque, Cittadini. L’obbiettivo che ci siamo prefissati è dunque quello di promuovere un “metodo” di lavoro basato sulla condivisione non solo dei problemi ma anche delle soluzioni, supportato dal linguaggio e dagli strumenti tecnici necessari: compito al quale per esperienza (e professione) ci sentiamo doverosamente chiamati. (…)

In allegato il documento integrale

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