SAN MARINO. Pdcs, il presidente del Movimento dei Giovani Democratici Cristiani Lorenzo Bugli interviene su giovani e nuove tecnologie.
Prima non esisteva il touchscreen, tutto passava per una tastiera e navigare su Internet con un telefonino era davvero difficile, poi il 9 gennaio del 2007, arriva Steve Jobs presentandoci il primo iPhone. Da allora il cellulare smise di essere solo uno strumento utile.
Oggi almeno 2 miliardi di persone hanno in tasca uno smartphone, per un fatturato di 421,8 miliardi di dollari nel solo 2016. (…)
I ragazzi stanno ore e ore con gli smartphone in mano, comunicando e chattando con tutti. Tuttavia, questa attività è solo un’apparente apertura verso il mondo. Perché il grande paradosso di tutto questo comunicare è che, in realtà, si sentono sempre più soli, chiusi in se stessi e nel loro mondo virtuale. Affrontare questo problema è una delle grandi sfide che si deve porre anche la nostra scuola. (…)
La dipendenza da smartphone, soprattutto nei giovani che hanno un cervello predisposto ad assorbire “come una spugna”, è una delle questioni urgenti di questi ultimi tempi e spetta anche a noi cittadini cercare di sviluppare una strategia adatta, perché i nostri ragazzi non ne vengano travolti. (…)
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