San Leo. Soldi alla manager, sindaco nei guai

San Leo. Soldi alla manager, sindaco nei guai

Corriere RomagnaManager strapagataAnche Guerra è nei guai Nel mirino la firma apposta in un verbale, ma il primo cittadino sostiene che non è sua: nominata una grafologa

SAN LEO. Un appalto disinvolto, compensi non dovuti all’amministratrice di una società a capitale pubblico, una firma disconosciuta e forse falsa, il tardivo procedimento di recupero dei soldi in eccesso sborsati dal Comune di San Leo. C’è una storia controversa all’origine del processo, con rito abbreviato, nei confronti di Mauro Guerra, sindaco di San Leo, davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini. Il primo cittadino, difeso dall’avvocato Veronica Magnani, è convinto di poter dimostrare la propria innocenza ed è questa la ragione della scelta del rito alternativo, “condizionato” alla perizia di una grafologa (la prossima udienza, con il verdetto, è attesa per il 19 luglio prossimo). A mettere nei guai il sindaco sarebbe stata la co-imputata, una 51enne milanese, per anni alla guida della società incaricata della realizzazione e della gestione di un parco fotovoltaico nel comune di San Leo (il giudice deciderà se processarla o meno). L’accusa principale è per entrambi di peculato, ma dubbi riguardano anche la procedura della nomina della “manager” (che sarebbe stata fatta comunque di concerto con l’opposizione). per gli investigatori la donna, nell’esercizio privato di funzioni pubbliche, avrebbe indebitamente percepito erogazioni per complessivi 125mila euro ai danni del comune, grazie alla presentazione di dichiarazioni attestanti cose non vere in ordine ai suoi incarichi di “responsabile unico del procedimento”, di “responsabile dei lavori ”, e l’omissione di informazioni sulle prescrizioni legali riguardanti la congruità dei propri compensi. (…)

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