San Marino. Cittadini di Città: “Ancora errori nel progetto Polab”

San Marino. Cittadini di Città: “Ancora errori nel progetto Polab”

SAN MARINO. Un incontro che non ha permesso di attenuare le preoccupazioni, “ma- riporta la nota della Giunta di Città- ha continuato a sottolineare i limiti del progetto Polab che, come ribadito anche dagli stessi relatori, non era un vero progetto di sviluppo delle TLC”. La serata  si è conclusa con l’uscita improvvisa del Capitano del Castello, Maria Teresa Beccari che ha sottolineato “la assoluta non condivisione nella modalità con cui si sono portati avanti i lavori, senza tener conto del parare della Giunta e dei cittadini”.

I toni si sono accesi quando dal pubblico sono arrivate richieste di chiarimento in merito alla tutela del profilo del monte sito UNESCO, che sarebbe deturpato dalla presenza di 2 antenne alte 36 metri non rispettando la legge del 1924. Le antenne sarebbero visibili da 8 km e da alcuni punti di vista supererebbero l’altezza delle torri, contrariamente da quanto disposto dalle leggi vigenti. I residenti hanno chiesto di vedere delle immagini che simulino la vista delle antenne per avere l’esatta idea del risultato, affinché possano essere rese pubbliche e ricevere il giudizio della cittadinanza, purtroppo anche questa richiesta è stata disattesa, la cittadinanza non ha potuto rendersi conto dell’effettivo impatto e a detta dei relatori, dovrebbe fidarsi ciecamente della parola dei tecnici. Insufficienti le giustificazioni del Segretario di Stato Andrea Zafferani nel difendere l’operato degli uffici PA (Ing. Marco Renzi) pur confermando di aver rispettato i disposti e le commissioni preposte. Mentre è salita la preoccupazione quando i tecnici hanno palesato che il “Progetto Polab” non è un progetto, ma un semplice studio che viene costantemente modificato (e migliorato), soprattutto alla conferma che sarebbe possibile offrire una copertura soddisfacente, mantenendo il rispetto dei vincoli paesaggistici, rielaborando un nuovo progetto che tenga conto dei vincoli e comprenda una ridefinizione di tutte le possibili tecnologie. (…)

Leggi il comunicato

 

 

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