Centrale Sindacale Unitaria: “Solo il lavoro può far ripartire San Marino”

Centrale Sindacale Unitaria: “Solo il lavoro può far ripartire San Marino”

SAN MARINO. Il lavoro al centro del presente, per rilanciare il futuro. Passa da qui, per CSdL e CDSL, riunite oggi nel Consiglio Direttivo Unitario, il rilancio dell’economia del Titano. “Solo il lavoro può far ripartire San Marino”, sottolineano i sindacati, ed il primo passo è attirare nuovi investitori che sappiano creare posti di lavoro. Criticità sulla Legge Sviluppo, in discussione proprio in queste ore in CGG.

(…) La stessa crisi del sistema bancario, che resta estremamente complicata e carica di incertezze, è stata affrontata nel dibattito, in primo luogo ripercorrendo le tappe che hanno portato all’accordo tra CSU e Congresso di Stato dello scorso 20 luglio. Un accordo nato dalla necessità di correggere e superare i tre decreti sul sistema bancario emessi dal Congresso di Stato, n. 78, 79 e 80, fortemente contestati dalla CSU per i suoi contenuti inaccettabili. Solo per ricordarne uno, l’esautoramento delle funzioni del Comitato gestore di Fondiss, per affidare la gestione delle risorse del secondo pilastro previdenziale a Banca Centrale. (…)

(…) Circa il passaggio di Asset Banca in Cassa di Risparmio, dal punto di vista della tutela dei lavoratori, per la CSU la priorità è la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, in condizioni di pari dignità, come ribadito anche nell’incontro dei giorni scorsi con i gruppi consiliari. La CSU è disponibile a confrontarsi sul piano industriale di Cassa di Risparmio, elaborato dal precedente Consiglio di Amministrazione, per definire al meglio i diversi aspetti del percorso che dovrà affrontare questo Istituto di Credito. (…)

(…) Il Direttivo si è poi soffermato sul progetto di legge sullo sviluppo, che viene discusso e votato proprio in questi giorni in Consiglio. Un provvedimento che presenta alcune importanti criticità, ad iniziare dalla completa liberalizzazione del mercato del lavoro, sia dei lavoratori residenti, sia dei lavoratori frontalieri. Per la CSU in un mercato piccolo come quello sammarinese deve sussistere un filtro in entrata per tutelate il diritto al lavoro dei cittadini residenti. L’aggravio del 4,5% per le imprese per l’assunzione di frontalieri, verosimilmente verrà fatto scontare agli stessi lavoratori. (…)

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