Il Resto del Carlino: Ritorno alla vita per il sedicenne colpito a febbraio dalla meningite / La madre: «Mio figlio ha sconfitto la malattia»
RIMINI. Nei casi come il suo, il rischio di mortalità è altissimo. Ma lui è riuscito a sconfiggere la malattia. E adesso non vede l’ora di tornare all’istituto ‘Molari’ di Santarcangelo, dove i compagni di scuola lo attendono a braccia aperte e sono pronti a organizzargli una grande festa. In questi mesi sono andati a trovarlo spesso, e ogni giorno gli hanno dedicato frasi alla lavagna a scuola. Manca tra i banchi da metà febbraio il 16enne riminese colpito da una grave forma di meningite, un’infezione da meningococco di tipo Y. Dopo i primi giorni passati all’ospedale ‘Infermi’ di Rimini (in rianimazione), il ragazzo era stato trasferito al ‘Maggiore’ di Parma. E qualche giorno fa, dopo oltre 200 giorni di ricovero – come riporta La Gazzetta di Parma – è stato finalmente dimesso. Dovrà continuare a sottoporsi a cure e terapie, in una struttura riabilitativa. Ma il peggio ormai è alle spalle. E’ LA FINE di un incubo per il 16enne riminese, che ha trovato la forza e il coraggio di reagire, e il prezioso aiuto di medici infermieri di Rimini e Parma, che hanno fatto di tutto per salvarlo e curarlo. Il ragazzo ha subito in questi mesi 23 operazioni e alcune amputazioni (una gamba e le estremità di alcune dita delle mani). Amputazioni rese necessarie dalle necrosi sulla pelle di quasi tutto il corpo, causate dalla violenta meningite che l’ha colpito a febbraio. Il suo caso è simile a quello di Bebe Vio, la campionessa paraolimpica di scherma. (…)