Enrico Chiavegatti – Corriere Romagna: Inchiesta black shadow / Il dossier su Yara Gambirasio trovato solo nel Pc dell’impiegato riminese / Interrogato il 53enne: ha detto di non essere in grado di dire chi gli ha inviato il materiale su Yara
RIMINI. È stato trasferito nel carcere di Modena, perché al contrario dei Casetti è attrezzato con una apposita sezione per detenuti accusati di reati sessuali, il riminese di 53 anni, uno dei 58 porno pedofili del Web finiti nella rete dell’in – dagine della polizia postale di Trento coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia che ha portato dietro le sbarre anche un giudice della Corte d’appello di Reggio Calabria. Ancora tutto da chiarire il ruolo dell’impiegato riminese nel cui computer è stato trovato, assieme a una montagna di fotografie e video che ritraggono bambini e bambine di tutte le età in rapporti sessuali anche con animali, in questa associazione per delinquere contestata per la prima volta, per questo tipo di reato, in Italia. Molta attenzione dai magistrati della Dda di Trento ed ora anche di quelli della Distrettuale di Bologna cui è arrivato per competenza il fascicolo sul riminese, la quarantina di pagine del “Rito della pedomessa”, testo con contenuti sacrileghi e infamanti affermazioni su Yara Gambirasio, (…)