San Marino. Il decreto 101 scalda l’area: ‘Vecchi bilanci Carisp non improntati a una sana gestione’

San Marino. Il decreto 101 scalda l’area: ‘Vecchi bilanci Carisp non improntati a una sana gestione’

L’Informazione di San Marino: Sul decreto 101 intervento in aula dei segretari di Stato: “ Ereditato dal passato un sistema con Npl pari al 50% del Pil” / “Vecchi Bilanci Carisp non improntati a una sana e prudente gestione”

SAN MARINO. Le solite polemiche, accuse, rivendicazioni e alla fine, alle 22 di l’altro ieri, il decreto 101 a garanzia della stabilità economica di San Marino viene varato dal Consiglio. Con 33 Sì, 21 No e due astensioni, l’Aula approva il provvedimento finanziario del Governo che fissa paletti ferrei, e cioè la possibilità di ripianare il debito da 534 milioni di euro di Carisp spalmandolo in 25 anni attraverso l’articolo 5-ter e con l’abrogazione dell’art 2 la restituzione piena dell’autonomia all’organo di vigilanza di Banca centrale. Spiega Nicola Renzi, segretario di Stato per gli Affari Esteri: “Da parte di qualcuno mi sembra ci sia il tentativo di far passare un teorema che rifuggo. Il primo assunto è che la passata dirigenza di Bcsm aveva in animo un progetto teso a favorire alcune persone loro vicine. E questo sospetto si è concretizzato in un’indagine di magistratura i cui contorni sono coperti da segreto, ma sembrano noti in questa Aula, da parte di varie persone, ma con un certo grado di approssimazione, oppure sono usciti a volte sui giornali. Sulla base di un’indagine che dovrebbe essere segreta, qualcuno ha imbastito un teorema: perché, visto che c’è una indagine, non mettiamo in discussione anche i bilanci di Cassa e anche l’operazione Asset- Cassa? E io aggiungo altre domande: perché non mettere in discussione anche il commissariamento di Asset e anche l’Aqr? (…)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy