San Marino. Governo: imposta sui patrimoni, cioè beni mobili e beni immobili in Repubblica

San Marino. Governo: imposta sui patrimoni,  cioè beni mobili e beni immobili in Repubblica

SAN MARINO. Per raggiungere il pareggio di bilancio il Governo, espressione della coalizione Adesso.sm, a un anno dalla vittoria nelle elezioni politiche, si accinge a varare una legge finanziaria contentente una patrimoniale che consentirà di  reperire 15 milioni di euro.

Lo hanno annunciato oggi in conferenza stampa, a nome del Congresso di Stato, i segretari di Stato, all’Istruzione, Marco Podeschi, agli Interni, Guerrino Zanotti, alle Finanze, Simone Celli, ed  all’Economia,  Andrea Zafferani. Non saranno tassati conti correnti e depositi bancari in territorio sammarinese, e nemmeno gli investimenti fuori territorio di sammarinesi o di residenti a San Marino. 

I sammarinesi ancora ricordano la patrimoniale varata nel 2013 che portò alle casse dello Stato 12 milioni di euro.  Questa volta dovrebbe produrne di più ma graverà anche sui beni mobili, diversi dai depositi bancari.  A detta del governo sarà quindi “più lieve” per chi possiede immobili.  

Sarà dato il via a 4 o 5 opere pubbliche di grande rilevanza, per un impegno finanziario di oltre 10 milioni, possibilmente col concorso anche di privati. Fra queste grandi opere: ampliamento dell’Aviosuperficie di Torraccia, Parcheggione a Borgo Maggiore, nuovo ospedale, campus universitario.

E’ stato accennato, da parte del Segretario di Stato Zafferani,  al consueto buon proposito di combattere i furbetti della evasione fiscale ed  i furboni delle false fatturazioni  incaricando al solito con la solita ripetutissima delibera  l’Avvocatura dello Stato di costituirsi parte civile, a nome dell’Ecc.ma Camera,  ogni volta che  lo Stato subisce dei danni, direttamente o indirettamente.  Ad esempio la Delibera n. 92 del 6 marzo 2006 – citata a proposito del recupero  dei danni arrecati dai  furbetti della monofase – citata proprio dal consigliere  Andrea Zafferani in una interpellanza  dell’agosto 2013. Una delibera praticamente identica nella sostanza  fu approvata dal Congresso di Stato il 4 aprile 2007 per il recupero – si fa per dire – dei soldi statali versati per Banca del Titano.  Non si è recuperato mai nulla nemmeno con deliberazioni  specifiche del Consiglio Grande e Generale come è avvenuto il 20 luglio 2012.

Di fatto è stato completamente dimenticato l’impegno assunto per iscritto con gli elettori da Adesso.sm nel periodo fra le elezioni ed il ballottaggio, su monofase e credito di imposta:
1.
2. recupero dei crediti monofase dello Stato, andando a colpire i patrimoni personali degli amministratori eventualmente responsabili dei buchi che hanno generato debiti con lo Stato;
3. recupero dei crediti d’imposta concessi alle banche, andando a nominare, tramite bandi, commissari che professionalmente verifichino crediti e debiti degli istituti e facciano gli interessi dello Stato.

 

 

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