SAN MARINO. Mentre si sta attuando la migrazione dei conti di Asset Banca in Cassa di Risparmio, Stefano Ercolani, ex presidente di Asset, torna a parlare con un comunicato stampa lanciando qualche interrogativo circa la gestione dell’affaire da parte del Governo.
[c.s.] Ci sono casi avvenuti in passato in Italia e in Europa dove banche di notevoli dimensioni per clientela con forti perdite sono state aiutate per rafforzarsi acquisendo banche di minor importanza dal punto di vista sistemico ma solide, efficienti con strutture veloci e flessibili. Tutto ciò per evitare che la struttura acquirente non si indebolisse ulteriormente sia dal punto di vista patrimoniale che economico. A casa nostra è avvenuto pari pari con il caso Carisp/ Asset tanto è vero che non si è proceduto con lo spezzatino (Asset acquisita al 20 per cento da ogni banca).
Pensate al business di commissioni generate da ulteriori 3.800 clienti tutte a favore in futuro di Cassa (commissioni titoli, estero, tenuta conto, estinzioni c/c, ecc ecc). Pensate solo ai clienti che di colpo vengono sottratti ad Asset e regalati a Cassa di Risparmio senza pagare 1 euro ai soci.
Perché succedono queste cose? Perché una banca con forti perdite patrimoniali può acquisire una banca più efficiente?
Perché il passaggio è stato fatto per decreto? Perché Carisp è la banca dei sammarinesi e Asset è sola una banca liquida, che serve a migliorare una banca dello Stato? Non ho risposte.
Stefano Ercolani