Corriere della Sera: Ribaltone a San Marino, il direttore generale dura un mese

Corriere della Sera: Ribaltone a San Marino, il direttore generale dura un mese

Corriere della Sera

Ribaltone a San Marino, il direttore generale dura un mese

(m.ger.) È rovente il clima a San Marino per l’ennesimo colpo di scena che, manco a dirlo, tocca il cuore del sistema bancario, già messo a dura prova dall’incomprensibile gestione dell’affaire Asset Banca, l’istituto privato pilotato forzosamente sotto il controllo della traballante (500 milioni di «buco») Cassa di Risparmio. Giovedì si è dimesso il direttore generale della Banca Centrale di San Marino (Bcsm), Raffaele Capuano (foto), in carica da un mese. La polizia giudiziaria gli aveva da poco perquisito l’appartamento di servizio, in sua assenza e senza preavviso. Il governo sammarinese ha preso atto della «situazione estremamente delicata in cui opera Bcsm» che di fatto è senza presidente (Wafik Grais si è dimesso a settembre). È l’onda lunga del terremoto che in questi anni ha spazzato via banche dedite al riciclaggio, politici abbonati alla tangente (16 condanne nel processo sul conto Mazzini) e professionisti che campavano di riflesso. Complicato il lavoro del giovane ministro per le Finanze, Simone Celli, che spalmerà in 20 anni il costo del salvataggio della Cassa. «Il processo di cambiamento – afferma granitico – non può ammettere battute d’arresto». Ma Capuano denuncia in una lettera la «mancanza di certezze giuridiche – si legge negli stralci riportati dal quotidiano L’Informazione – sia rispetto alla strategia del sistema bancario … sia rispetto alla mia posizione personale presso la banca». E la perquisizione è stata «una gravissima violazione dei miei diritti individuali».

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