Rimini. Crac Valleverde, Arcangeli a processo per bancarotta

Rimini. Crac Valleverde, Arcangeli a processo per bancarotta

RIMINI. Enrico Chiavegatti, Corriere Romagna: Il prossimo 13 marzo / Crac Valleverde, Arcangeli a processo per bancarotta / Inchiesta nata nel 2013 durante la fase di concordato aziendale. L’ex patron si è sempre detto innocente
13 marzo 2018. E’ la data fissata dal giudice dell’udienza preliminare  Sonia Pasini, per la celebrazione del processo che vedrà alla sbarra con le accuse di bancarotta fraudolenta e diversi altri reati fiscali quello che per decenni è stato un ammirato e imprenditore che risponde al nome di Armando Arcangeli; l’uomo che ha inventato le calzature Valleverde indossate, sborsando soldi a palate ma con ritorni d’immagine incredibili, da miti degli anni ’80-’90 come il pilota della Ferrari Eddye Irvine e la star hollywoodiana Kevin Costner.
Con lui che ha affidato la sua difesa agli avvocati Alessandro Petrillo e Luca Giannini, alla sbarra siederanno l’ex direttore generale e poi liquidatore della Valleverde spa, Antonio Gentili, 50 anni (difeso dall’avvocato  Massimo Cerbari); Enrico Visconti, 52enne, ex presidente del consiglio di amministrazione di  Valleverde srl; Ernesto Bertola, 64enne, ex amministratore di fatto della Valleverde srl; David Beruffi, 60 anni, “procuratore”, il sammarinese Valerio Scarano, 64 anni (difeso dall’avvocato Enrico Amati), e il riccionese Venanzio Zangheri, 73 anni (difeso dall’avvocato Luca Greco). In qualità di consiglieri di amministrazione della Valleverde San Marino srl avrebbero avuto un ruolo, secondo l’accusa (per brevi periodi e in concorso con Arcangeli) nella distrazione di alcuni beni della fallita Spes.
Ha invece scelto di chiudere la sua vicenda giudiziaria facendosi giudicare con rito abbreviato, la consulente esterna Anna Maria Soncina che doveva rispondere, in concorso con altri quattro imputati, della distrazione al momento del fallimento della Valleverde srl di beni per diversi milioni di euro. Un anno, un mese e 20 giorni la pena inflitta dal Gup Pasini.
La genesi L’inchiesta del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Rimini, coordinata dal sostituto  procuratore Luca Bertuzzi,
prese il via durante la fase del concordato aziendale a causa dalla mancata corresponsione del canone, che avrebbe dovuto andare a coprire almeno una parte dei 46 milioni di euro di debiti (ai creditori era stato assicurato almeno il 15 per cento). Le fiamme gialle risalirono a intrecci societari sospetti e si convinsero dell’uso strumentale del concordato preventivo, utilizzato per sottrarre fondi all’azienda e soddisfare alcuni creditori, in particolare le banche. Arcangeli si è sempre professato innocente.
Il procedimento in atto non coinvolge, ovviamente, l’attuale struttura aziendale, di proprietà della nuova società che, nel frattempo, ha rilevato la Valleverde.

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