San Marino. Lo Stato biscazziere ormai dipendente dal gioco d’azzardo

San Marino. Lo Stato biscazziere ormai dipendente dal gioco d’azzardo

SAN MARINO.  Pubblichiamo volentieri  quanto ricevuto da Giovanni Giardi  in materia di giochi con il suo commento. Viviamo in uno Stato che invita i propri cittadini a giocare d’azzardo ufficialmente attraverso la San Marino Rtv,  cioè la propria emittente. Uno Stato ed una San Marino Rtv che per rendere più efficace il messaggio ignominioso, si servono di Pippo Baudo.  Detto  spot di Pippo Baudo, se la memoria non ci falla, è  andato in onda addirittura la vigilia di Natale, durante la trasmissione della tombola  promossa dalla Banca di San Marino ed incentrata appunto  sulla famiglia raccolta attorno all’albero ed al presepe.  (Marino Cecchetti). 

Ecco quanto Giovanni Giardi ci ha inviato: 

Caro signor Giardi, potrei chiamarla Giovanni, ma è tanto tempo che non ci frequentiamo ….
Ti scrivo perché da quel che mi risulta sei stato l’ultimo a scrivere contro il gioco d’azzardo di Stato parlavi di “Stato Biscazziere” ma ormai da tempo taci anche tu…..
Mi sono rovinato con il gioco e ho messo nei guai anche la mia famiglia. Certamente non sono alla fame, ma ho bruciato ogni prospettiva e ogni progetto che avevamo fatto.
Ho nascosto vincolato però un gruzzoletto per fare causa allo Stato quando non me potrò più perché ha approfittato di una mia malattia e invece di proteggermi mi ha rovinato attraverso il gioco d’azzardo di stato.
E quando non avrò più niente da perdere parlerò anche dei molti sospetti che quando usciamo a testa bassa per non incrociare lo sguardo di nessuno a volte ci scambiamo tra noi perdenti …..

E’ vero, nessuno ne parla più. Recentemente solo l’Avvenire d’Italia. Eppure si tratta di una delle tragedie nascoste di ormai molte famiglie nella società di oggi. Ma parte dell’opinione pubblica è indifferente (come del resto di fronte ad altre tragedie) e parte ritiene legittimo che lo Stato, pur di fare qualche soldo, possa fare il “biscazziere” sulla pelle di persone con debolezze vicine alla patologia. Non vengono posti limiti nemmeno alla pubblicità che dilaga spudorata.
Io, caro amico anonimo, non so più cosa dire se non pensare con tristezza a quelli che avevano fatto con me battaglie su questo problema ma che hanno abbandonato per opportunismo politico (spero non per motivi ancora meno nobili).
Come temevo, oggi il Paese potrebbe non essere più in grado di tirarsi indietro, è diventato a sua volta dipendente del gioco. Mi auguro che tu riesca ad attivare una grande class-action contro lo Stato che invece di proteggerti ha creato l’occasione delle rovina tua e di tanti altri e chiedere tutti i danni. Sarebbe interessante ….

Giovanni Giardi

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