Il Resto del Carlino: Condannato per due omicidi chiede i danni allo Stato / Dritan Demiraj ha lesioni al cervello per un pestaggio in carcere
RIMINI. Un ergastolano che non ricorda più di avere ammazzato due persone, e per questo reso libero dalla Giustizia. Il duplice omicida Dritan Demiraj lascerà l’Italia, la sua famiglia sta già organizzando il suo ritorno in Albania, dove stanno cercando una sede adatta ad accoglierlo. Non solo. Ma dal momento che a ridurlo così è stato un pestaggio in carcere, il suo avvocato, Massimiliano Orrù, si dice pronto a chiedere i danni allo Stato per le condizioni in cui hanno ridotto il suo cliente. Una storia ‘nera’ degna di un film, quella che vede protagonista il pasticciere albanese, autore di due efferati delitti. Quello dell’ex compagna, Lidia Nusdorfi, massacrata a coltellate alla stazione di Mozzate (Como), e del fidanzato della donna, Silvio Mannina, prima brutalmente torturato e poi gettato in una palude. Tutto per una vendetta legata a un tradimento. Nella mattanza, Demiraj aveva trascinato con sè anche la donna che frequentava in quel momento, Monica Sanchi (condannata a 30 anni e inchiodata in un letto d’ospedale per una malattia degenerativa), e lo zio, Sadik Dine, assolto in primo grado e condannato all’ergastolo in Appello. (…)