Rimini. Un salto nel vuoto di cento metri sotto gli occhi della fidanzata

Rimini. Un salto nel vuoto di cento metri sotto gli occhi della fidanzata

Il Resto del Carlino. Un salto nel vuoto di cento metri sotto gli occhi della fidanzata / L’operaio, 29 anni, si vergognava di avere perso il lavoro 

SAN LEO. Si è lanciato nel vuoto dalla rocca di San Leo sotto gli occhi della fidanzata, per cancellare la ‘vergogna’ di avere perso il lavoro. E’ morto così, ieri pomeriggio, Filippo Maria Ceroni, 29 anni, operaio residente a Lugo. La ragazza è stata portata all’ospedale di Novafeltria sotto choc, dove continua a chiedere di lui. UNA gita domenicale a San Leo. Così era partita la giornata dei due fidanzati che erano arrivati in Valmarecchia ieri mattina. Subito una visita al celebre castello, poi un pranzo in una delle trattorie del paese. Niente faceva presagire la tragedia, nè lui ha detto nulla che mettesse la giovane in allarme. Finito di pranzare era stato il ragazzo a chiederle se le andava di tornare alla rocca per vedere ancora il panorama. Così erano saliti di nuovo. Sempre secondo il racconto fatto dalla fidanzata ai carabinieri della Compagnia di Novafeltria, erano arrivati nel piazzale dei cannoni. Lì, guardando la rocca, c’è una parete che va giù dritta per quasi cento metri. Lei l’ha visto avvicinarsi al cancelletto che separa il baratro: «Stai attento, è pericoloso» gli ha gridato. Ed è stato in quel momento che il giovane si è lanciato nel vuoto. Senza dire una parola e senza voltarsi è andato dritto verso la morte. Le urla della ragazza sono state sentite da due turisti che erano poco distanti, ma non si erano accorti di nulla. (…)

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