Il Resto del Carlino: Il ciclista Enrico Rossi si difende: “Non mi sono mai dopato” / Accusato di associazione a delinquere
RIMINI. Non mi sono mai dopato, nè fatto traffici con sostanze del genere». Così, ieri mattina, si è difeso davanti al Tribunale di Rimini Enrico Rossi, fratello dell’atleta Vania Rossi (oltre che cognato di Riccardo Riccò), all’epoca dei fatti ciclista professionista. Ora è alla sbarra accusato di associazione per delinquere, finalizzata al traffico illecito di sostanze dopanti utilizzate da atleti, al fine di alterare lo svolgimento delle competizioni sportive. L’INCHIESTA dei Nas sul giro di sostanze dopanti, prese il via dalla ‘soffiata’ di un preparatore atletico che all’epoca coinvolse altri ciclisti, medici sportivi, farmacisti e frequentatori di palestre. Ad aumentare i sospetti, c’era stato inoltre un altro indagato, cicloamatore di Torriana, il quale aveva raccontato ai carabinieri che i farmaci dopanti che erano stati trovati nella sua abitazione, appartenevano in realtà a Rossi e che lui si limitava a custodirli. (…)